Il buon cuore - Anno X, n. 16 - 15 aprile 1911/Beneficenza

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Il buon cuore - Anno X, n. 16 - 15 aprile 1911 Religione

[p. 121 modifica]Beneficenza


ADUNANZA

del

COMITATO PER LA FESTA DELLE OVA

Nel numero precedente abbiamo annunciato che il giorno sei corrente il Comitato dell’Asilo infantile aveva tenuto un’adunanza per discutere e prendere le opportune deliberazioni pel buon esito della festa delle ova.

Ecco una breve relazione di quanto si è fatto nell’adunanza stessa.

Erano presenti le signore e i signori: Principessa Madeleine Belgiojoso d’Este, contessa Bonzi, signora Denti, signora Ghisi, signorina Osculati, signorina Radice Fossati, signora Robecchi, donna Camilla Sassi, signora Staurenghi. La signora Guy è rappresentata dalla nobile signora Confalonieri, la baronessa Leonino dalla signorina Gugelloni, la signora Cramer dalla Segretaria.

Scusarono l’assenza donna Bice Greppi, il sig. Cornelio: presenti pure il principe Belgiojoso d’Este, il cav. Camera, il cav. Ghisi.

Letto dalla Segretaria e approvato il processo verbale della seduta precedente, il Rettore dell’Istituto che presiedeva, ricordò con parole di sincero compianto la morte avvenuta in quel giorno stesso di una signora Capo-gruppo del Comitato, la signora Sofia Spasciani Petazzi, avvertendo che facendosi interprete del sentimento comune, avrebbe inviato le condoglianze al consorte cav. ing. Antonio Spasciani, appena scaduto, per disposizione di legge, dalla carica di Presidente dell’Istituto dei Ciechi, pel quale tanto si era adoperato, e che pur tanto aveva contribuito alla fondazione ed al consolidamento dell’Asilo Infantile.

Comunicò poi che la lettera inviata al Comando militare per avere il concorso di una banda nel giardino dell’Istituto il giorno delle ova, aveva avuto pieno effetto: il generale Tomasi alla domanda rispose affermativamente.

Il principe Belgiojoso, incaricato, insieme al conte Morlacchi e al sig. avv. Maggi Giuseppe, di proporre alcuni divertimenti per interessare i bambini dopo aver raccolto le ova, riferì l’esito dei loro accordi. La prima proposta fu quella di mettere a profitto il grande salone dell’Istituto, per una gara di Skating. È un divertimento entrato nelle generali simpatie, e la proposta venne accolta con entusiasmo. Un altro divertimento sarà una passeggiata in palanchino sopra un elefante gigantesco, un elefante che supera le dimensioni degli elefanti ordinari, di una docilità straordinaria, senza la minaccia di maneggiare la proboscide in modo pericoloso. Vi sarà il gioco delle pignatte, il gioco dei fantocci; tutte novità per la festa di quest’anno.

Si ripeteranno poi i divertimenti graditi delle altre volte.

Alcune ova di grandezza straordinaria, di pregio e molto eleganti, attireranno, per acquistarle, le brame non solo dei bambini, ma anche degli adulti.

Vi saranno le cartoline postali, da spedirsi in luogo, col timbro caratteristico della festa delle ova.

Le ova di materia delicata, in seta o dipinte, che si sciuperebbero vanamente poste alla ricerca nel terreno, saranno raccolte sopra un banco di vendita, tenuto dalla Presidente del Comitato, marchesa Trotti, che speriamo per allora pienamente ristabilita, reduce dalla sua lunga dimora invernale a Napoli. Questo tavolo offrirà un prezioso premio di consolazione per quei bambini che non fossero stati troppo fortunati nella ricerca delle ova in mezzo ai campi.

La buvette, splendidamente e variamente fornita, sarà [p. 122 modifica]tenuta dalla signora Leonino, coadiuvata da signore e signori.

Per diminuire il tempo di attesa dei bambini nella corte prima di entrare in giardino, si stabilì che le volate, invece di essere collo spazio di un’ora, saranno di tre quarti d’ora l’una dall’altra.

Così per rendere più rapida la distribuzione dei distintivi sull’ingresso della corte di arrivo, senza la gara delle signore dei diversi gruppi, le signore stesse, nel numero di otto, cominceranno a distribuire, divisi fra loro in numero eguale, i distintivi di un sol colore, e poi di seguito gli altri.

Ogni gruppo e ogni campo avrà un numero corrispondente al bisogno di signore e di signori, per prevedere o provvedere, in modo che tutto proceda con ordine, sicchè l’affollamento che cresce il tripudio della festa, non degeneri in confusione. Non potè essere assecondata la domanda di concedere biglietti con riduzione di prezzi.

Non manca che una cosa sola, perchè la festa riesca colla piena soddisfazione di tutti: il bel tempo.

Se ad ottenercelo bastasse il desiderio, in quel giorno avremo non uno ma tre soli.

Due ragioni di ordine diverso si uniscono però a destare la nostra speranza, una fisica e l’altra morale. Ha già fatto tanto brutto tempo, coll’aggiunta in più anche della neve, che par giusto di sperare per allora un po’ di tempo bello. La causa della festa è poi così buona, cioè l’aiuto dei poveri bambini ciechi, che naturalissimo è lo sperare, che, conforme al nostro desiderio, abbia ad essere la benefica volontà di Dio, padrone della natura.



Domenica, 30 aprile 1911 alle ore 14, ottocento bambini dai 4 ai 12 anni parteciperanno alla ricerca delle ova in quattro volate.

I    Volata |||
 ore 14.45
II      »     |||
 15.30
III     »     |||
 16.15
IV     »     |||
 17.    

Ova magnifiche — Divertimenti variati — Passeggiata in palanchino sull’elefante — Skating — Ufficio postale — Buvette — Banda militare — Attraentissime sorprese.



Prezzo del biglietto L. 2

tanto pei bambini, che per le persone che li accompagnano, o bramano assistere alla festa.



Ricapiti per la vendita biglietti presso il Comitato:

Trotti Barbiano di Belgiojoso Marchesa Maria, Presidente — Via Bossi, 1.
Vitali Comm. Mons. Luigi, Direttore — Via Vivaio, 7.
Cajrati Signorina Matelda, Segretaria — Via della Spiga, 21.
Cornelio Signor Angelo Maria, Vice Segretario — Via Castelfidardo, 11.
Ghisi Cav. Vespasiano, Economo-Cassiere — Via Vivaio, 7.



Barbiano di Belgiojoso d’Este Principessa Madeleine — Via Passione, 1.
Bonzi Nathan Contessa Sarina — Via Brera, 10.
Cramer Mosterts Signora Frida — Via Fatebenefratelli, 15.
Denti signora Augusta — Via Rugabella, 11.
Ghisi Foglia Signora Iginia — Via Vivaio, 7.
Giulini Ajroldi Contessa Erminia — Via Princ. Umberto, 26.
Guy Guy Signora Ricciarda — Via Cusani,5.
Leonino Alatri Baronessa Nina — Via Borgonuovo, 21.
Osculati Signorina Sofia — Via Principe Amedeo, 1.
Radice-Fossati Marietti signora Maria — Via Cappuccio, 13.
Robecchi Gagliardi Signora Giuseppina — Via Fatebenefratelli, 15.
Sassi Pratolongo Donna Camilla — Via Monforte, 35.
Staurenghi Fossati signora Amalia — Grand Hôtel Continental, Via Manzoni.
Thaon di Revel Contessa Ottavia — Borgovico (Como).



Barbiano di Belgiojoso d’Este Principe Emilio — Via Passione, 1.
Camera cav. Giovanni — Corso P. Romana, 53.
Gritti Morlacchi Conte Emilio — Via Monforte, 16.
Maggi avv. Giuseppe — Via Giulini, 7.



Libreria Baldini e Castoldi — Galleria Vittorio Emanuele, 18.
   »   Bocca — Corso Vittorio Emanuele, 21.
Negozio Ricordi — Via S. Margherita.

Per l’Asilo Convitto Luigi Vitali pei bambini ciechi



OBLAZIONI.

Il signor cav. ing. Antonio Spasciani, interprete delle intenzioni della compianta consorte Sofia Petazzi, già Capo-gruppo del Comitato dell'Asilo Infantile, e per onorarne la memoria offre |||
 L. 500 —


Per la festa delle ova di Pasqua


Offerte in denaro.

N. N. |||
 L. 1000 —
Nobile signorina Maria Luisa Borromeo |||
   » 10 —


Offerte in ova.

Signora Maria Cavalletti Valerio, n. 12 ova tela dipinte a mano. Donna Bice Barassi Sormani, grosso ovo di struzzo dipinto a mano.

Offerte per l’Opera Pia Catena

(CURA DI SALSOMAGGIORE).

Signora Bernasconi Maria |||
 L. 200 ―
» Sessa Riva Annetta |||
   » 10 ―
» Sessa Rusconi Maria |||
   » 10 ―
» Cervieri Rava Albina |||
   » 10 ―
» Castiglioni nob. Elvira |||
   » 10 ―
» Riva Clotilde |||
   » 10 ―
» Bernasconi Irene |||
   » 10 ―
» Giandotti Giuseppina |||
   » 10 ―
» Banco Ambrosiano |||
   » 150 ―


NUOVE PATRONESSE.

Signora Bernasconi Irene.

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L’inaugurazione della bandiera

DELLA

Società di Mutuo Soccorso fra i Ciechi e Semi-Ciechi


(Continuazione e fine, vedi n. 15).



Ma veniamo finalmente al protagonista della presente cerimonia, al nostro vessillo. Se la Società dei Ciechi funziona allo stesso modo delle Società consorelle aventi lo stesso scopo, se essa può e deve partecipare a tutte quelle manifestazioni pubbliche che siano consentanee co’ suoi fini, perchè non dovrà essa possedere il suo emblema, il suo simbolo, la sua bandiera? A risolvere questo quesito posto dalla maggioranza dei soci, faceva ostacolo la esiguità del patrimonio sociale, che sarebbe parso disdicevole assottigliare per una spesa, la cui necessità non si mostrava impellente. Allora fu deciso di aprire all’uopo una sottoscrizione, la quale, per merito segnatamente di una nostra socia onoraria fra le più zelanti, la signorina Clarissa Sala, ebbe pieno successo. Ed ecco qua il nostro vessillo, allestitoci dalla ben nota ditta Savelli con gusto veramente indovinato, come potrete constatare fra breve. E qui non posso dispensarmi di rivolgere una parola di vivo ringraziamento all’egregio Sig. Avvocato Lino Barbetta, già membro del Consiglio d’amministrazione di questo Istituto e alla sua gentile consorte per l’onore fattoci, accettando di essere Padrino e Madrina della Bandiera: questo atto cortese per parte di personalità tanto ragguardevoli è un ottimo augurio per l’avvenire della nostra Società. Che cosa dovrà dirci, cari confratelli, il nostro vessillo da oggi in poi? Anzi che rispondere colla mia gelida prosa, sono ben lieto di potervi leggere alcuni bei versi, scritti su questo argomento da una signorina cieca, già allieva di questo Istituto ed ora dimorante in Tirolo. Questi versi le furono inspirati da una descrizione del nostro vessillo, fatta da una nostra socia amica di lei, la signorina Pia Tolomei, della quale avete testè applaudito il canto eletto ed espressivo. La poetessa si chiama Anna Ambrosi; ecco i versi:

ECHI D’ANIMA.

O caro tricolore che i lontani
Fratelli guidi ne la via difficile,
Labaro sacro, scorta fida e splendida
Verso la luce attesa del domani;


O caro tricolore, anch’io su l'ale
Del memore pensier commosso e fervido,
Il mio voto ti mando, e il lieto augurio
D’un cammin glorioso ed immortale.


Una cortese amica ti descrisse
A noi con arte in brevi, elette pagine,
E i sentimenti puri ed ineffabili
Inspirati da te, tutti ci disse.


Di fratellanza e pace un degno e vivo
Simbol campeggia sul tuo drappo serico:
Due mani, che in soave atto si stringono,
Intrecciate da un bel ramo d’ulivo.


Pace, fraternità! santo programma
Che divinizza de la vita il tramite,
Valido aiuto nel volente ascendere,
Almo decoro e nobile orifiamma.


Pace, fraternità! noi scegliamo
Ne l’opre nostre questo motto aureo,
E sia ne l’ora de l’amaro tedio
La magica scintilla, il buon richiamo.


Noi, cui del bene la perenne meta
In un solo congiunge ardente palpito,
Noi, che per essa combattiamo intrepidi
Con un’arcana voluttà segreta,


Noi desïosi, pronti al sacrificio
Per il trronfo de la nostra causa,
Poniam de’ miglior sogni a eccelso culmine
Una gara gentil di beneficio.


O invitto tricolore, a te l’omaggio
D’ogni intelletto che tt sa comprendere,
D’ogni mente che apprezza e sente il palpito
Del tuo d’amor, di pace alto messaggio.


Dispiega al vento i tuoi color fiammanti
Sotto il Lombardo cielo azzurro e libero,
E da presso e da lunge ti salutino
De gli unanimi cuori i plausi e i canti.


Ed ora, o Signori, che vi ho intrattenuti sul nostro passato e sul nostro presente, lasciate ch’io dica anche una parola sul nostro avvenire. L’aver noi saputo per otto anni guidare prudentemente la nostra Società ed avviarla a progresso, deve incoraggiarci a proseguire fiduciosi l’opera nostra, e deve in pari tempo provarvi, o Signori, la nostra capacità. Io credo non debba riuscire a voi senza interesse lo spettacolo di una classe di sventurati, i quali, pur vivendo per la maggior parte in grandi strettezze, sanno trovar modo di aiutarsi a vicenda; e se, come ne sono certo, questo spettacolo può risvegliare in voi qualche sentimento di simpatia a nostro riguardo, noi vi preghiamo di agevolarci il nostro compito colla vostra cooperazione. Qualcosa abbiamo fatto, ma vorremmo fare assai più. Vorremmo poter aumentare il sussidio ai nostri soci ammalati; vorremmo una sede più spaziosa, provvista di molti e buoni libri e di un pianoforte, per chiamare tratto tratto i soci a geniali convegni, affine di sollevare un poco il loro spirito dalle preoccupazioni della vita quotidiana, e per provocare fra essi maggior intimità e un utile scambio d’idee; ma per realizzare tutto ciò, voi sapete meglio di me quello che ci occorrerebbe....

I genovesi raccontano che quando i Santi Nazaro e Celso vollero convertirli alla religione cristiana, andavano ripetendo: «Fratelli, il nostro Dio rende il cento per uno a quelli che danno in suo nome.» Per Giove, esclamavano i genovesi, questo è veramente un buon affare! il Dio dei cristiani è un banchiere come non è tanto facile trovarne! e, allettati dalla speculazione, si convertirono tutti.

Signori, il banchiere è ancora quello dei tempi di Nazaro e Celso, e l’interesse promesso allora non ha subito oggi alcun ribasso, contrariamente a quanto [p. 124 modifica]avviene per le cartelle di rendita degli stati; ed io credo che la soddisfazione intima, dolcissima che proviamo ogni volta che facciamo del bene, possa senz’alcun dubbio esser valutata all’interesse del cento per uno. Laonde, o Signori, come ho esordito ringraziandovi per essere cortesemente intervenuti a questa cerimonia così termino ora rendendovi grazie in anticipazione per tutto quello che vorrete fare per noi in avvenire.

CASA FAMIGLIA PER IMPIEGATE

70 — via moscova — 70.



Somma retro L. 7694 49

Signora Weilleschott Maria |||
   » 25 ―
Signor Weilleschott Gustavo |||
   » 25 ―
Signor ing. Carlo Urbano |||
   » 10 ―
Signorina Palma Emma |||
   » 10 ―
Donna Mercede Visconti |||
   » 100 ―
Signor Devonassoux |||
   » 10 ―
Signora Gabba Enrichetta |||
   » 5 ―
Prof. Luigi Gabba |||
   » 10 ―
Signor Gaetano Brusa |||
   » 10 ―
Signorina Matilde Brusa |||
   » 5 ―
Signora Ersilia Cederna Gabba |||
   » 10 ―
Conte Mario Cicogna |||
   » 10 ―
Signora Negri Origoni donna Carlotta |||
   » 5 ―
Signor Scarovaglio Aldo |||
   » 5 ―
Signora Adele Rusconi Beltrame |||
   » 10 ―
» Giannina Giulini |||
   » 5 ―
Donna Elvira Lantieri De-Vincenti |||
   » 10 ―
Signora Carlotta Ceradini Bozzolo De-Vincenti |||
   » 5 ―
N. N. |||
   » 5 ―
Signora Biraghi Palmieri |||
   » 5 ―
» Adele Armand |||
   » 5 ―
» Adele Affer |||
   » 5 ―
Conte Decio Bentivoglio |||
   » 10 ―
Don Giuseppe Oliva |||
   » 5 ―
Signorina Piera Oliva |||
   » 10 ―
» Portalupi Fiordistilde |||
   » 5 ―
Signora Giulia Rebuschini Tara |||
   » 10 ―
Signorina Sofia Rebuschini |||
   » 10 ―
Signora Bice Esterle |||
   » 100 ―
» Teresa Bianchi Albonico |||
   » 5 ―
Signor Arnoldo Bianchi |||
   » 5 ―
Donna Lena Porta Spinola |||
   » 10 ―
Signora Carla Strambio Marietti |||
   » 10 ―
» Lina Deleuse Riva |||
   » 5 ―
» Giuditta Bisleri Conti |||
   » 10 ―
Donna Carla Celesia |||
   » 10 ―
Avanzo esercizio della casa, febbraio-marzo |||
   » 466 77
Totale L. 8656 26




Le offerte si ricevono ai seguenti ricapiti:

Marchesa Anna Visconti Casati (via Borgonuovo, 5) ― A. M. Cornelio (via Gesù, 8).



Il Municipio di Milano ha ordinato 150 abbonamenti per distribuire in tutte le scuole i fascicoli dell’ENCICLOPEDIA DEI RAGAZZI.