Il buon cuore - Anno VIII, n. 50 - 11 dicembre 1909/Beneficenza

Beneficenza

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Il buon cuore - Anno VIII, n. 50 - 11 dicembre 1909 Religione

[p. 389 modifica]Beneficenza


A FIERA FINITA

Le speranze non furono deluse. La fama che le fiere a favore dell’Asilo Infantile dei Ciechi riescono sempre bene non si smentì neanche questa volta. E le ragioni per temere che quest’anno le sorti dovessero volgersi meno propizie erano molte. Le tasche dissanguate dalle eccezionali offerte per sopperire ai danni del terremoto di Messina; le oblazioni fatte, in favore dell’Asilo Infantile e della Casa di riposo pei vecchi Ciechi in occasione della Messa d’oro del Rettore: la crisi cotonifera che sottrasse molti milioni di interessi a Case industriali della nostra regione, il rincrudir delle tasse, le molte fiere di beneficenza che si succederanno l’una immediatamente dopo l’altra nei mesi di dicembre e di gennaio. Malgrado tutto ciò, l’esito raggiunto si può dire un’altra volta trionfante.

L’introito dei quattro giorni fu nelle seguenti proporzioni:

2, giovedì,   L. 5.235,30
3, venerdì,   »  3.140,65
4, sabato,     »  2.864,50
5, domenica » 3.263,90

A queste vanno aggiunte altre lire mille in denari offerti per la fiera; lire 1.740, introitate dalla buvette, e non conteggiate negli introiti giornalieri; e molti altri introiti parziali per piccole lotterie improvvisate lì per lì nei giorni della fiera; più alcuni residui di libretti pei doni delle LL. Maestà. A conti finiti, si sono raggiunte e superate le L. 17,000.

Il tempo, nei quattro giorni, non fu bellissimo, ma poteva essere assai peggiore. L’acqua fece un po’ capolino nel venerdì, ma al sabato non mancò il tradizionale raggio di sole. Il concorso del pubblico, specialmente elegante, fu numeroso nei primi giorni; più numeroso nell’ultimo. A rallegrare la fiera non mancò di tanto in tanto la musica delle Allieve cieche, che scendendo dall’alto della tribuna, innondava colle sue dolci melodie il salone. Attrasse in modo particolare l’attenzione la romanza della Cieca nell’opera La Gioconda, cantata in modo superbo da una magnifica voce di contralto, piena, robusta, intonata: se ne volle il bis il primo giorno che fu cantata, e se ne volle la ripetizione anche nel giorno seguente.

La grande tela dell’Albertazzi, Cristo che chiama intorno a sè i fanciulli, posta in alto sulla parete dell’organo, campeggiava, attraendo a sè lo sguardo di quanti entravano nel salone. Peccato che il sole, comparso troppo poche volte nei giorni della fiera, non desse al dipinto, tutto intonato a riflessi di luce, il debito risalto.

Una scena commovente si svolse nel salone l’ultimo giorno. Quando la fiera, poco prima delle ore 18, stava per chiudersi, comparve nel salone la schiera dei bambini ciechi, già raccolti nell’Asilo, ed ora passati nell’Istituto, e quelli che ancora vi sono. I primi erano 22, 20 i secondi; una schiera di più di quaranta bambini.

Era il più bel modo di far conoscere, alle Signore del Comitato ed al pubblico, l’utilità e l’importanza dell’opera pietosa da essi compiuta.

È ciò che fece notare il Rettore in alcune parole che rivolse al commosso uditorio.

«Io credo, egli disse, che non vi possa essere più bel ringraziamento dell’opera che voi avete compiuta in questi giorni, del mostrarvi la schiera dei piccoli bambini ciechi raccolti nell’Asilo coi mezzi della vostra beneficenza. Vedete qui quelli che già passarono dall’Asilo nell’Istituto, e quelli che ancora sono nell’Asilo. Il [p. 390 modifica]beneficio ad essi recato è doppio: il male da cui li avete tolti, il bene che loro avete procurato. Chi può pensare senza una stretta al cuore alla condizione di questi poveri bambini ciechi, la più parte di famiglie povere, di contadini e di operai, i cui genitori, per guadagnarsi il pane, devono recarsi ai campi, alle officine, abbandonando nelle case i loro piccoli bambini ciechi, senza assistenza, esposti a continui pericoli! Il minor male era quello di lasciarli a letto, a intristire le membra in un riposo snervante, che li rendeva fiacchi, rachitici. Ora vedeteli qui: il loro occhio è spento, ma il loro labbro è aperto al sorriso; il loro volto è roseo, sereno. Sono qui bene alloggiati, ben vestiti, ben nutriti. Dirozzati nell’Asilo, quando passano all’Istituto trovansi già abituati alla vita di comunità: non hanno bisogno di fare un lungo tirocinio; per molti, il preparamento nell’Asilo è un anno guadagnato sugli otto anni di istruzione che li attende nell’Istituto».

E qui i bambini, quasi a dare una conferma di fatto del beneficio ricevuto, si fecero rappresentare da una loro piccola compagna di quattro anni, un’amore di bambina, di sviluppo fisico e intellettuale superiore alla sua età, la quale recitò la seguente strofetta, composta da una loro maestrina, pur essa cieca.

Grazie, a voi, che abbelliste di un sorriso
Anche l’infanzia tenebrosa e triste;
E ai bimbi ciechi un piccol paradiso,
Più che un asil, pietosamente apriste.

Tutti erano commossi. Il Rettore a dare un complemento più vivo alla compiacenza che era nel cuore di tutti, all’aspetto della grande sventura sollevata, aggiunse queste parole.

«Dò un annuncio, che sarà da tutti accolto con viva soddisfazione: dinnanzi al buon risultato della fiera che si chiuse, come premio del sacrificio materiale e morale da tutti sostenuto, colle offerte e coll’opera, ho il piacere di avvertire che verranno subito accettati due altri bambini, fra i molti pei quali si è già presentata domanda di ammissione».

Gli applausi coprirono le parole del Rettore. Ma gli applausi veri e meritati, più che pel Rettore, erano per le stesse persone benefiche che li facevano.

Il Rettore chiuse il suo dire con un’altra comunicazione.

«Questo anno, egli disse, sebbene richiesta da molti, non venne fatta la Festa delle ova. Dovrebbe farsi nel venturo anno 1910. Ma per non abusare troppo della beneficenza altrui non la faremo. Il contributo a favore dell’Asilo fu già troppo grande nell’anno che finisce: altre opere di beneficenza, utili, importanti, di recente fondazione, pressate da urgenti bisogni, reclamano a gran voce il concorso delle pubblica e privata generosità: non facciamo loro una concorrenza, che pur dettata da buon fine, potrebbe apparire quasi spietata. La Festa delle ova, Deo juvante, la faremo nell’anno 1911; così si avrà un lungo periodo di tempo per l’opportuna preparazione; e quelli che nell’anno venturo saranno da noi indirettamente beneficati col non fare ad essi concorrenza, fra due anni saranno ben lieti di diventare alla loro volta benefattori nostri».


Per l’Asilo Convitto Infantile dei Ciechi


OBLAZIONI.

Somma retro L. 83353 90

Giuseppe Canzi |||
   » 10 —


Totale L. 83363 90


PER LA FIERA.

Offerte in denaro.

Monsignor Pompeo Corbella |||
 L. 10 —
Signora Todeschini Graziella |||
   » 21 —
Signor Fontana Ditta |||
   » 10 —
» Ing. Balconi |||
   » 20 —
» Volpati Carlo |||
   » 20 —
Contessa Maria Venino Zaneroni |||
   » 25 —
Signora Laforet Luisa |||
   » 15 —
Ing. cav. Piero Fontana |||
   » 10 —
Duchessa Scotti e Principessa Molfetta |||
   » 30 —

Offerte di indumenti ed oggetti varii.

Signora Luisa Fontana Goggia, marinaie complete |||
 Capi N. 10
Donna Maria Venturi |||
   » 12
Signora Zappamiglio |||
   » 10
Signorina Emilia Sormani |||
   » 14
» Claudia Nürmberger |||
   » 6
Signora Erminia Bonacossa |||
   » 8
» Anita Foscarini |||
   » 1
» G. Robecchi Gagliardi |||
   » 242
Signorina Gina Chierichetti |||
   » 60
Signora Carola Strambio De Castillia Marietti |||
   » 24
» Lina Simonetta Marietti |||
   » 50
» Mina Beltrami |||
   » 30
» Marocco |||
   » 20
Signorina Sandra Carloni |||
   » 31
Signora Coletta Rosnati |||
   » 20
Signorina Ribeschi |||
   » 14
Ditta Liberty |||
   » 151
Signorina Sofia Osculati |||
   » 120
Signorine Baragiola |||
   » 607
Signorina Piera Strambio |||
   » 6
Contessa Paolina Durini |||
   » 13
» Marianna Negroni Falcò |||
   » 29
Donna Emilia Sommi |||
   » 6
Signora Luisa Winckler |||
   » 3
Donna Mina Sala |||
   » 26
Contessa Cicogna della Somaglia |||
   » 16
« Maria Cicogna |||
   » 2
Conte Mario Cicogna |||
   » 12
Signora Giulia Borghi, m. 53 flanella e m. 61 tela |||
   » 12
Principessa Maria Castelbarco |||
   » 13
Donna Teresa Mannati |||
   » 10
Contessa Maria Taverna |||
   » 33
» Antonietta Casati |||
   » 6
Marchesa Anna Del Majno |||
   » 6
Donna Giuseppina Buttafava e sig. Erminia Trasega |||
   » 18
Signora Anita Bozzotti |||
   » 44
Donna Matilde Sormani Pertusati |||
   » 16
Duchessa e contessa Crivelli Serbelloni |||
   » 32
Signorine Scaravaglio |||
   » 50
Signora Isabella Gnecchi, m. 20 stoffa-cotone |||
   » 170
Donna Maria Giusta Greppi, m. 40 stoffa-cotone |||
   » 46
Donna Paolina Casati |||
   » 60
Marchesa Trotti |||
   » 197
Ingenere Massimo Pestalozza |||
   » 17
Signora Muggiani |||
   » 36
Contessa Grimaldi |||
   » 12
Signorina Liuzzi |||
   » 20
» Cornelli |||
   » 34
Signora Ricciarda Guy |||
   » 40
Contessa Ottolenghi |||
   » 92
Signorina Piera Guy |||
   » 22
Signora Riccardi |||
   » 52
» Teresa Cimbardi |||
   » 16
» Astori Maccabruni |||
   » 8
» Bertarelli Regazzoni |||
   » 42
» Leontina Giusti Cimbardi |||
   » 24
» Bellorini |||
   » 10

[p. 391 modifica]

Donna Rachele Confalonieri |||
 Capi N. 57
Signora Olga Targetti |||
   » 5
» Adalgisa Orio |||
   » 44
» Maria Rossi |||
   » 27
» Clelia Ferranti Pasta, pezza flanella e pezza tela |||
   » 12
Donna Gina Origoni |||
   » 40
Contessa Bianchi Besozzi |||
   » 15
» Bianca Melzi |||
   » 8
» Eugenia Melzi |||
   » 10
Signora Giovanna Piccioni Negroni |||
   » 10
Nob. signorina Alberta Dandolo |||
   » 23
Signora Marozzi Folperti Luisa |||
   » 10
Ditta Sfondrini |||
   » 6
» Rimmel |||
   » 40
Fratelli Alziati |||
   » 1
Ditta Sanguinetti |||
   » 18
Signorina Bussi Luigina |||
   » 5
Signora Iginia Ghisi Foglia (seconda offerta) |||
   » 6
» Richetti Adda |||
   » 25
Pietro e Enrica Negri |||
   » 19
Pittore Luigi Concone |||
   » 7
Signora Bondinay |||
   » 3
Signorina Clerici Marina |||
   » 12
Ditta Schostal |||
   » 42
Signorina Emma Lualdi |||
   » 6
Signora Adele Cesaris Beretta |||
   » 44
Offelleria e Confetteria Marchesi, n. i cabaret dolci|||
Signorine Castiglioni, m. 29 stoffa|||
Signora Quirici Baroni (da Monza), grande Atlante geografico|||


Nel numero del 4 Dicembre 1909.

Errata                        Corrige
Dott. cav. Rinaldo     Dotti cav. Rinaldo
Cramer Iside              Cramer Frida
Pietro e Gina Pizzi    Pietro e Gina Pozzi



Il libro più bello, più completo, più divertente che possiate regalare è l’Enciclopedia dei Ragazzi.




FIERA NATALIZIA

A beneficio dell’Associazione Cattolica Internazionale per la Protezione della Giovane e della Società di Patronato per le liberate dal Carcere, si è fatta la combinazione di una fiera speciale, colla caratteristica delle strenne natalizie, da tenersi nelle sale del Cova in Via Giuseppe Verdi, nei giorni 18, 19, 20, 21, 22, 23 e 24 dicembre. Abbiamo parlato e riparlato testè della Protezione della Giovane, anche in occasione della bella e convincente Conferenza dell’egregio prof. Bottazzi, il quale, con forma incisiva e smagliante, metteva in evidenza i santi intendimenti dell’Opera ormai mondiale, istituita per salvaguardare le giovani incaute, in balia di sè stesse e dei pericoli che incontrano ad ogni piè sospinto; quindi non spenderemo nuove parole per raccomandare questa nobile intrapresa di carità e di difesa sociale; ma piuttosto accenneremo all’altr’Opera, che si è affratellata alla prima, cioè la Società di Patronato per le liberate dal Carcere, la quale tende a questi scopi: visitare nelle Carceri le condannate negli ultimi sei mesi di pena, qualora ne facciano domanda, per studiarne i caratteri e le attitudini, e quindi procurar loro lavoro a ricuperata libertà, collocando le minorenni in ambienti che diano sicuro affidamento.

La Società ha già ottenuto all’uopo dal Municipio di Milano un conveniente locale in via Fieno, n. 3, ma ha deliberato d’introdurre dei laboratori nel Cellulare e a questo scopo ha iniziato le pratiche necessarie col Ministero di G. e G., il quale ha promesso il suo appoggio e anche un concorso in macchine da lavoro.

Si è all’inizio di questa opera eminentemente umanitaria, e naturalmente occorrono denari per l’impiantoe anche per procurare competente personale insegnante;

d’altronde la Protezione della Giovane fa caldo appello per essere sovvenuta nelle sue strettezze e ne’ suoi crescenti impegni, ed entrambe le Opere, così abbinate, chiamano a raccolta le anime generose con questo invito:

«Nella grande, nella dolce solennità di Natale, chi si rifiuta di fare un po’ di bene? E non è un gran bene, il porgere la mano fraterna alla giovane povera e sola, perchè non cada nelle insidie dei tristi, l’aiutarla, se caduta, a rialzarsi e a tornare, riabilitata, nel sociale consorzio?

«Sono questi i nobili intenti che si propongono le due Associazioni riunite, nell’indire la Fiera di Beneficenza.

«Fiduciose nella bontà inesauribile del gran cuore ambrosiano, che ha sempre un palpito per ogni sventura, un soccorso per ogni miseria, si prega di sollecitare l’invio dei doni; le bambole si ricevono in casa Radice, via Cappuccio, 13; gli oggetti diversi, ai seguenti indirizzi:

Paravicini Stanga contessa Carlotta, via Vittoria, 47 - Barbavara di Gravellona contessa Antonietta, via S. Sisto, 3 — Bertarelli Tosi signora Rosa, via S. Orsola, 1 — Brivio Clerici marchesa Angelina, via Olmetto, 17 — Carugati Recli signora Anna, via S. Marta, 15 — Cavalli Gatti signora Lisetta, via Lanzone, 33 Corbetta Caligaris signora Anna, via Morigi, 15 — De Angelis Annoni donna Teresa, via Donizetti, 47 — Marazzani signora Maria, via S. Tomaso, 4 — Migliavacca Ferrario donna Giannina, via Orso, 9 — Paravicini donna Giuseppina, via Monforte, 47 — Zurla Paravicini marchesa Chiara, via Nerino, 8. Ed anche alla sede dell’Opera di Protezione, via Castelfidardo, 9.

Il Consiglio Direttivo del Patronato per le liberate dal Carcere è così composto;

Consiglio Direttivo: Elisa Trivulzio Scotti, presidente — Maria Craven; Maria Radice Marietti, vice presidenti — Fiordistilde Portalupi; Ida Roncaldier, segretarie — Mario Cicogna, cassiere — Emilia Tenca Guicciardi; Ida Visconti di Modrone; Carlotta Parravicini; Rachele Villa Pernice, consigliere.

Comitato di propaganda: Ida Roncaldier, presidente — Carlo Radice Fossati, segretario — Linda Volpi Silvestri; Maria Craven; Giuseppina Parravicini; Eugenia Radice Fossati; Marianna Venini Padulli; Elisa Della Porta De Vecchi; Erminia Vittadini Jacini; Zita Gnaga; Giannina Giulini Bevilacqua; Giannina Migliavacca; Fiordistilde Portalupi — Erminia Astori Maccabruni; Mario Cicogna, membri.



Il Municipio di Milano ha ordinato 150 abbonamenti per distribuire in tutte le scuole i fascicoli dell’ENCICLOPEDIA DEI RAGAZZI.


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LA STRENNA DELLA PENSIONE BENEFICA

per

Giovani Lavoratrici

Ecco le impressioni di un distinto letterato:

«Vi abbiamo con piacere notato cose interessanti, ma naturalmente l’attenzione maggiore l’abbiamo rivolta agli seritti degli amici, e dei conoscenti che si stimano, perchè essi acquistano ai nostri occhi un valore doppio, avendo della loro mentalità il giusto concetto.

«Ecco, subito dopo la prefazione illustrativa di un’o pera di beneficenza sociale, Gli stornelli della Pace della valente poetessa Aganoor, ed ecco due giojelli di due conjugi che sono distinti nella prosa e nel verso, la Leggenda del sorriso di Luigi Antonio Villari e La pena e el calamar di Maria Nono Villari. Seguono le belle parole rivolte ai semaforisti da Luigi D’Isengard; poi, in tre graziosi sonetti, ci parla la musa di un giovane gentile, Marco Gnecchi, rapito quando della vita più sentiva il valore nelle gioje ascose di ascensioni morali. Forte e caratteristico il bozzetto sardo di Fulvia; patriottico, nella sua sintesi elevata ed efficace, il Turate di Myriam Cornelio Massa, e interessante l'intervista di A. M. Cornelio con un Missionario italiano nel Brasile, così ricco di alta e insieme pratica sapienza. Troviamo poi lodevolissimo il poemetto di Myriam su Giovanna d’Arco, così per la forma classica e fluente delle ottave, come per la sintesi storica. Eletto il sonetto della Curci Sofio, sono pregevoli i lavori del Bellezza, di Mary Tavola, della Dirce Tenchini, di Giuseppina Del Carretto, ecc. Nobile e felice la rievocazione poetica dello Stoppani.

«Il sorriso di carità e di beneficenza che spira poi da tutto il libro, lo rende più prezioso e innamora dei compilatori sempre intenti a penetrare quanto ha di più nobile la vita».

Offerte per l’Opera Pia Catena

(cura di salsomaggiore).


Signora Dell’Oro Lattuada Giulia |||
 L. 10 —
Architetto Paolo Cesa-Bianchi |||
   » 10 —
Sig. Santamaria Boselli Maria |||
   » 10 —
Signora Molteni Silvestri Emilia |||
   » 10 —
Signorina Silvestri Ambrogia |||
   » 10 —

Il Consiglio dell’Opera Pia Catena è lieto di segnalare l’offerta di L. 500 con cui il nob. Costantino Franchetti di Ponte volle beneficare in morte la pia istituzione Catena.


Le Signore Patronesse e Soci Perpetui sono vivamente pregati di intervenire all’Assemblea Generale che si terrà lunedì prossimo, giorno 13, alle ore 15, nel Salone della Casa Prepositurale di San Fedele (Piazza S. Fedele, 4); l’ordine del giorno è il seguente:

i. Relazione finanziaria dell’Opera Pia nel 1909 (Sac. Cesare Orsenigo, segretario-cassiere).
2. Relazione medica (Dottor Attilio Faconti, medico delegato).
3. Relazione morale (Dott. Antonio Marietti, consigliere).
4. Eventuali.