Il buon cuore - Anno IX, n. 10 - 5 marzo 1910/Società Amici del bene
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Società Amici del bene
La “Provvidenza materna„ la quale cura il soccorso immediato alle puerpere povere a domicilio, e gli “Amici del bene„ che cercano arrivare là dove altre istituzioni caritative s’arrestano per vincoli statutari o lentezze burocratiche, si sono data cordialmente la mano.
Sono due brave persone unite dalla miseria propria a vantaggio delle miserie altrui, le quali escono dal timido riserbo in cui da parecchi anni sono vissute, e, tanto per cambiare, annunciano una “Fiera di beneficenza„.
Questa si terrà nei giorni 17, 18 e 19 dicembre in locali da destinarsi, comprenderà, in maggioranza, indumenti per i poveri, sarà modesta nei prezzi e nei mezzi, non tenderà alle borse del prossimo agguati più o meno gentili, ma lascerà alle anime caritatevoli tutta la spontaneità del sacrificio.
Con dichiarazioni così modeste, le due opere affratellate vogliono farsi perdonare il ritorno nel numero delle istituzioni che alle vendite benefiche richiedono aiuto e conforto.
Sanno di già che l’annuncio non verrà accolto con soverchio entusiasmo dai molti che la pietà milanese cinge di un assedio continuo, ma sanno pure che tra i mezzi di tosare il prossimo, ancora il questo delle “fiere„ più tollerabile e tollerato. Le vittime finiscono per rassegnarsi al dissanguamento, e, dopo aver protestato, si vendicano trasformandosi, alla loro volta, in carnefici pieni di buona volontà! Noi calcoliamo assai sulla gioia di una vendetta a cui plaude anche il Vangelo, noi speriamo vedere alla fiera del dicembre un gruppo numerosissimo di venditrici che sappiano fraternamente spennarsi....
L’ottimo esito che ci aspettiamo, a sollievo cristiano di tanto dolore che d’ogni parte ci preme, coroni in una larga fioritura di bene venditrici e compratori!
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Per la Provvidenza Materna
Nobildonna Anita De Francisci Sessa: 6 fustagnini, 8 fasce, 12 pannilini e 15 camicine.
FRANCOBOLLI USATI
AL GIAPPONE.
Nel numero scorso, il nostro collaboratore A. M. Cornelio ha scritto sull’argomento delle attrattive del Giappone in ordine politico, morale e religioso, preannunciando una conferenza che sul tema importante fu poi tenuta con grande successo nella Basilica di S. Fedele dall’illustre padre Lebon. — Ora sappiamo che il medesimo conferenziere, aderendo a vive sollecitazioni, mercoledì pros. alle ore 20 ½, nel Salone dell’Istituto dei Ciechi, pronuncerà un altro discorso, che non sarà una ripetizione, ma una relazione riguardante specialmente il Giappone moderno, con particolare competenza e con una serie di luminose, interessanti projezioni.
Il trattenimento riuscirà dilettevole e istruttivo, nonchè proficuo, lo speriamo, ad una causa santa, e l’illustre Missionario sarà onorato dalla presenza di S. E. il Cardinale Arcivescovo. I biglietti d’ingresso portano l’offerta di una lira e si possono avere all’Istituto dei Ciechi e anche presso la Ditta Editrice L. F. Cogliati.