Il Trentino/Prefazione
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Capitolo I | ► |
PREFAZIONE.
Debbo al lettore poche parole sul modo ond’è condotto il mio lavoro e sul suo intento.
Chi s’accinge a studiare la geo-fisica e l’antropogeografia del Trentino si abbatte in due gravi difficoltà: la prima e costituita dalla sproporzione esistente nel materiale bibliografico, che deve servire di substrato: ricchissimo per certi argomenti, per altri estremamente povero; la seconda dipende dal tipo speciale di questo materiale bibliografico, in cui sono frequenti le traccie di lotte astiose e passionali.
In mezzo a questi ostacoli ho cercato di tenere, la retta via. Dove scarseggiavano le notizie ho fatto del mio meglio per procurarmele ex novo; ho tentato piccole inchieste statistiche e non ho risparmiato viaggi per prender cognizione esatta di fenomeni fisici. Di più avrei potuto fare, specialmente nel campo statistico, se non ci fosse nel nostro paese, e nei privati e negli enti morali, una tal quale ritrosia a confidare al dominio del pubblico dati, fatti e notizie.
Più grave il secondo ostacolo del primo; giacchè non è chi non sappia quanto sia arduo parlare spassionatamente del proprio paese, anche in condizioni normalissime; ed io aggiungo che è opera sommamente ardua, quando si ha a che fare con un paese, che molti grandi, e stranieri e italiani, hanno salutato con le più affettuose espressioni, e centinaia di pigmei hanno attaccato con basse e volgari invettive, tentando di falsarlo nei suoi sentimenti e nella sua vita. Per non urtare in questo intoppo ho cercato di affidarmi unicamente alle cifre, ai documenti, ai fatti; con ciò sarò riuscito arido; ma mi parve giusto preferire l’aridità alle soverchie inesattezze, che accompagnano le sintesi.
Se io sia riuscito a superare le difficoltà accennate, malgrado l’affetto vivissimo e la massima cura con cui mi son dedicato a questo lavoro, non lo so, anzi dubito forte; ma qualunque sia il giudizio, che il lettore potrà dare dell’opera mia, lo prego a voler tenere presente, che io volli soltanto tracciare l’abbozzo della geografia del Trentino; sul mio abbozzo, corretto e ampliato, potrà facilmente sorgere l’opera geniale, che ci riveli non solo colle cifre, ma coll’eloquenza della parola le varie e molteplici manifestazioni della struttura fisica e della vita sociale del nostro paese. Se a quest’opera, che io auguro vivamente al mio Trentino, avrò portato un lieve contributo, sarò pienamente contento delle mie fatiche.
Detto questo non mi resta che a ricordare con parole di forte riconoscenza i nomi dei signori Dott. Giuseppe Garbari, Carlo Garbari, Ernesto Puecher, Bendelli Germano e Unterwegher Gian Battista che mi favorirono una copiosa e splendida raccolta di fotografie per l’illustrazione del mio volume1.
Debbo infine un grazie sentito agli amici Gian Battista Trener di Trento e Renato Biasutti di Udine, che ebbero per questo mio lavoro cure speciali.
Cesare Battisti.
Trento, 9 Settembre 1898.
Note
- ↑ Devo alla cortesia del Dott. Giuseppe Garbari le illustrazioni a pag. 1, 13, 39, 77, 87 e delle Tavole I e II; al Sig. Carlo Garbari quelle a pag. 26, 45, 49 e alla Tav. III; al Sig. Puecher quella a pag. 61; al Sig. Bendelli quella a pag. 274; al Sig. Unterwegher quella a pag. 301.