Il Parlamento del Regno d'Italia/Severino Grattoni
Questo testo è completo. |
◄ | Gaetano Brunetti | Carlo Guerrieri-Gonzaga | ► |
deputato.
Il cavaliere Grattoni gode a quest’ora, come ingegnere costruttore di ferrovie, una celebrità a buon dritto stabilita e universalmente riconosciuta.
Si conosce la parte importantissima da esso presa al traforo del Moncenisio, traforo che con una costanza ammirabile egli sostenne potersi effettuare, quando i più grandi uomini tecnici e sommi scienziati, nel numero dei quali basti citare l’immortale Humboldt, sostenevano impossibile a realizzarsi.
A lui si deve il perfezionamento dell’ingegnosissimo meccanismo mosso dall’aria compressa, mediante il quale si sta facendo quella magnifica opera.
A quest’ora l’ingegnere Grattoni ha assunta la rilevantissima impresa della direzione generale delle costruzioni di quelle ferrovie meridionali che stanno per profittare si grandemente alle provincie napoletane, stringendole con un legame immediato alle provincie del centro e del settentrione d’Italia, e mettendole al caso di ricevere le merci provenienti dalle regioni orientali.
Le occupazioni che obbligano l’ingegnere Grattoni a trovarsi troppo di frequente fuora dell’aula parlamentare, gl’impediscono di prender ai lavori legislativi quella parte attiva che altrimenti senza fallo vi prenderebbe.
Ma non gli se ne può muover rimprovero, mentre egli l’impiega in modo non meno efficace a vantaggio della patria.