Il Parlamento del Regno d'Italia/Giuseppe Michele Grixoni

Giuseppe Michele Grixoni

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Gabriello Lancelotto Castelli Stefano Romeo
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È nato a Ozieri, provincia d’Ozieri in Sardegna, da nobili ed onorati genitori.

Dopo forniti i primi studî in patria, egli entrò, giovanissimo al servizio militare nel reggimento Cacciatori-guardia. Nel 1821 volle far parte dell’armata [p. 365 modifica]costituzionale dando saggio in tal modo di generosi e liberi sensi, ma ne fu impedito essendo stato chiuso in un forte a Nizza marittima, ove rimase per varî mesi. Sebbene questa sua velleità liberale lo avesse messo in cattiva grazia de’ suoi superiori ed ei rimanesse vari anni soldato, pure nel 1824 lo si dovette alfine promuovere a sottotenente, essendo avanzato a capitano nel 1836 nel predetto reggimento Brigata Cuneo. Passato più tardi col suo grado nella categoria provinciale, allorchè sopraggiunse la guerra nel 1848, domandò ed ottenne d’essere inviato al suo battaglione che si trovava in Lombardia. Appena giunto a Cremona venne promosso a maggiore nel 7 reggimento Brigata Cuneo, e recatosi a Villafranca sotto Verona, ove raggiunse il suo corpo, prese parte alla famosa giornata del 24 e 25 luglio in cui si distinse alla presa di Montetorre e dello Stasalo, e nel secondo giorno alla difesa del Belvedere, tenendo la posizione col suo solo battaglione contro la colonna quattro volte più forte d’Austriaci, respingendone per ben tre volte gli assalti. S. A. R. il duca di Savoja, in presenza del quale il Grixoni compieva con lauta energia il proprio dovere, ebbe a farne i più vivi elogi, e la proposta al grado di colonnello, e la medaglia del valor militare furono le ben meritate ricompense onde egli si vide onorato.

Dopo la campagna del 1849 il Grixoni servì ancora durante un anno, ma in conseguenza di sciagure domestiche egli dovette abbandonare il servizio militare da lui prestato con tutta onoratezza per ben anni trentuno.

Nel 1850 dal collegio di Ozieri sua patria ei fu eletto deputato al Parlamento nazionale, mandato che gli è poi stato sempre confermato nelle successive legislature. Il deputato Grixoni, liberale per intiera convinzione, non ebbe a disdirsi mai dal 1841 al 1861, epoca in cui egli è uno dei sostenitori i più coscienziosi della politica del conte di Cavour. Il nostro protagonista fu decorato di proprio moto dal re della croce di cavaliere dell’ordine Mauriziano, e nel 1857 sostenne l’onorevole ufficio di segretario della Camera elettiva.