Il Parlamento del Regno d'Italia/Giovanni Vacca

Giovanni Vacca

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Giovanni d'Avossa Amilcare Anguissola

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deputato.


Anche questi è uno dei più abili ed esperti ufficiali superiori della marina italiana. Egli è napolitano, ed [p. 1123 modifica]ha fatto i suoi studi in quel collegio nautico di Napoli, che ha pur fama tra i più celebri.

Dotato d’ingegno poco comune, e di quell’attitudine particolare che tanto contribuisce a formare il buon marinaio, il contr’ammiraglio Vacca ha percorso rapidamente la carriera, tantochè egli, giovine ancora, si trovava a coprire il grado di capitano di vascello quando è accaduto l’annessione delle provincie meridionali al regno d’Italia.

Il Vacca è stato uno di coloro che si prestavano più efficacemente a far si che il naviglio napolitano lasciasse la causa dell’oppressore, ed abbracciasse la nazionale, ilche, come ognun sa, valse moltissimo a togliere un potente mezzo di resistenza a Francesco Borbone, e a finire più presto la guerra colla sottomissione di Gaeta, e l’allontanamento dell’ex re.

Il Governo nazionale si è dunque a ragione mostrato riconoscente verso il Vacca dell’importante servizio da lui reso, e se ne è valuto e se ne vale moltissimo affidandogli ii più importanti comandi.

Eletto di buon ora deputato al Parlamento, il contr’ ammiraglio Vacca ha assistito con attività alle sedute della Camera e ha preso parte ai suoi importanti lavori, sopratutto in ciò che concerneva le particolari sue attribuzioni.

Quando il generale Menabrea ebbe il portafogli della marina, volle aiutarsi dei lumi del contr’ammiraglio Vacca, e lo scelse a suo segretario generale.

Quindi, facendosi calcolo delle sue particolari cognizioni, lo si mise alla testa della divisione corazzata, la più importante del naviglio italiano, comando che gli è sempre rimasto e che egli esercita con generale approvazione.