Il Parlamento del Regno d'Italia/Giovanni Notta

Giovanni Notta

../Ermolao Asinari di San Marzano ../Carlo Bernardo Mosca IncludiIntestazione 29 luglio 2023 100% Da definire

Ermolao Asinari di San Marzano Carlo Bernardo Mosca


Questo testo fa parte della serie Il Parlamento del Regno d'Italia


[p. LXXIV modifica]Giovanni Notta.

[p. 287 modifica]



Nacque in Torino il 4 gennajo 1807 da Sebastiano e Giuseppina Ariotti.

Percorsi gli studî elementari nella capitale del Piemonte, seguì i legali nell’università di questa stessa città, ove ebbe laurea nel 1828.

Da quell’epoca fino al 1848 egli si occupò dell’esercizio dell’avvocatura in modo da chiamarne sopra di sè l’attenzione de’ suoi concittadini.

Promulgata la costituzione, il collegio di Moncalieri da prima, indi quello di Lanusei in Sardegna, poscia per due volte il 4.° Collegio di Torino lo inviarono a loro rappresentante in seno alla Camera elettiva.

Contemporaneamente la fiducia de’ suoi compatrioti gli attribuiva le cariche di consigliere comunale, provinciale e divisionale, e lo creava capitano, poi maggiore della guardia nazionale di Torino.

Nel 1852 il Notta veniva nominato all’insigne posto di sindaco della capitale, nella quale alta posizione, da lui conservata per lo spazio di ben sette anni, fu ammirabile di zelo e di abnegazione, dando le più alte prove di patriotismo e di amore ai suoi concittadini, nonchè ai numerosi emigrati che avevano allora cercato un rifugio nella gran città italiana che teneva levato alto e fermo lo stendardo liberatore di re Vittorio Emmanuele.

[p. 288 modifica]

Nel febbrajo del 1860 l’avvocato Notta, dopochè ebbe provato l’inesprimibile soddisfacimento di ospitare nelle mura della capitale quelle legioni francesi che venivano a combattere accanto ai nostri soldati onde cacciar lo straniero dalla penisola, stanco delle cure molteplici, continue, ch’egli aveva prestato in quell’occasione come in molte altre, chiese, e non senza difficoltà, ottenne dopo molte istanze che venisse accettata la propria dimissione.

Commendatore dell’ordine dei santi Maurizio e Lazzaro, ufficiale della legion d’onore di Francia, questo benemerito cittadino fu inalzato alla dignità di senatore del regno con regio decreto del 1.° marzo 1860.