Il Conte Rosso/Atto primo/Scena sesta
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Giuseppe Giacosa - Il Conte Rosso (1880)
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Bona e detti.
- Bona
- Giungo
- Inopportuna?
- Amedeo
- Challant mi lasciava
- Nell'attimo.
- Bona
- Sta bene, io cerco appunto
- Di lui.
- Challant
- Di me?
- Bona
- Sì. Partirete subito
- Pel borgo di Sion, recando al santo
- Nostro cugino, il vescovo Edoardo,
- Questi dispacci.
- Challant
- Madonna, vi chiedo
- Umilmente perdono, ma non posso.
- Bona
- Oh! che parola è questa?
- Amedeo
- Io lo richiesi
- Di servigio.
- Bona
- Voi, Sire? Ed è per cosa
- Di gran rilievo?
- Amedeo
- Chi può dirlo? Al mondo
- Qual cosa mai rileva o non rileva?
- L'unica norma è il buon piacere.
- Bona
- Un altro
- Non potrebbe in sua vece... ?
- Amedeo
- Meditavo
- L'identica domanda: non potreste
- Scegliere all'ambasciata altri in sua vece?
- Bona
- Egli è il più acconcio di tutti.
- Amedeo
- Un dispaccio
- Al vescovo Edoardo, al più, richiede
- L'invio d'uno scudiero. Egli non usa
- Altrimenti con noi.
- Bona
- Dovrà il latore
- Commentarne lo scritto.
- Amedeo
- Alla mia Corte
- Non mancan gentiluomini educati
- Alla vostra sapienza.
- Bona
- Amo piuttosto
- Rimettere l'invio.
A Challant.
- Voi partirete
- Domani, allora.
- Amedeo
- Nemmeno domani.
- Bona
- Ah!
A Challant.
- Conte, uscite.
- Amedeo
- Disponi ed attendi
- Nelle mie stanze.
Challant parte.