Il Baretti - Anno III, n. 1/Pillole
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PILLOLE
Ambiguità del letterato italiano.
«A noi non ripugna d’udire il linguaggio dei mercanti o dei giocolieri, nè di dividere la nostra magra gloria con il lottatore o con il corridore d’arena»
U. Fracchia, in Fiera.
Gli uomini di quarantanni.
Da una generazione di gladiatori e di stroncatori, a poco a poco, passata l’età sinodale, è venuta fuori tutta una schiera di facili e addomesticati elogiatori delle cose più vili del mercato letterario; e da una generazione di mistici del capolavoro, tutta una fitta schiera di compiaciuti e rasserenati scrittori di «terze pagine di giornale».
Leonardo, dicembre.
Vecchie definizioni di Soffici.
G. A. Borgese: Il giovine centenario.
Ugo Ojetti: Il commesso viaggiatore del nulla.
Ojetti aspetta la terza edizione dei "Poeti d’oggi„
Delle prime quattro note di Sisifo nella Fiera due sono consacrate alla lode di Papini e di Soffici.
Un accademico di domani.
Ci auguriamo che sia fatto posto piuttosto ai giovani (e per tali s’intendono in Italia gli uomini dai quarantanni in su) in piena maturità e vigore di forze, capaci di dare a quest’Accademia antiaccademica un impulso veramente vitale.
U. Fracchia, in Fiera.