I quattro libri dell'architettura (1790)/Libro I - XIV

Libro I - Capitolo XIV

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CAPITOLO XIV.

Dell’ordine Toscano.


L’
Ordine Toscano (per quanto ne dice Vitruvio e si vede in effetto) è il più schietto e semplice di tutti gli Ordini dell’Architettura; perciocchè ritiene in se di quella primiera antichità e manca di tutti quegli ornamenti, che rendono gli altri riguardevoli e belli. Questo ebbe origine in Toscana nobilissima parte di Italia, onde ancora serba il nome. Le colonne con base e capitello deono esser lunghe sette moduli e si rastremano di sopra la quarta parte della loro grossezza. Se si faranno di questo ordine colonnati semplici, si potranno fare gli spatj molto grandi, perchè gli Architravi si fanno di legno e però riesce molto comodo per l’uso di villa a cagione de’ carri e d’altri istrumenti rustici ed è di piccola spesa: ma se si faranno porte o logge con gli archi, si osserveranno le misure poste nel disegno, nel quale si vedono disposte ed incatenate la pietre, come pare a me che si dovrebbe fare, quando si facesse di pietra: il che ho avvertito ancora nel fare i disegni degli altri quattro Ordini; e questo disporre e legare insieme le pietre ho preso da molti Archi antichi, ed in questo ha usata grandissima diligenza.
A Architrave di legno.
B Travi che fanno la gronda.

I Piedestalli, che si faranno sotto le colonne di quest’Ordine saranno alti un modulo e si faranno semplici. L’altezza della base è per la metà della grossezza della colonna. Questa altezza si divide in due parti eguali: una si dà all’orlo, il quale si fa a sesta: l’altra si divide in quattro parti, una si dà al Listello (chiamato altrimenti Cimbia, il quale si può ancora fare un poco minore ed in quest’ordine solo è parte della Base, perchè in tutti gli altri è parte della colonna); e le altre tre al Toro, ovvero Bastone. Ha questa Base di sporto la sesta parte del diametro della colonna. Il Capitello è alto ancor egli per la metà della grossezza della colonna da basso, e dividesi in tre parti eguali: una si dà all’Abaco, il quale per sua forma volgarmente si dice Dado: l’altra all’Ovolo; e la terza si divide in sette parti. D’una si fa il Listello sotto l’Ovolo e le altre sei restano al Collarino. L’Astragalo è alto il doppio del Listello sotto l’Ovolo; e il suo centro si fa su la linea, che caschi a piombo da detto Listello e sopra la stessa cade lo sporto della Cimbia, la quale è grossa quanto il Listello. Lo sporto di questo Capitello risponde sul vivo della colonna da basso. Il suo Architrave si fa di legno tanto alto quanto largo e la larghezza non eccede il vivo della colonna di sopra. Le travi, che fanno la gronda hanno di proggettura, o vogliam dire di sporto, il quale della lunghezza delle colonne. Queste sono le misure dell’ordine Toscano, come c’insegna Vitruvio.

A Abaco. F Vivo della colonna da basso.
B Ovolo. G Cimbia.
C Collarino. H Bastone.
D Astragolo. I Orlo.
E Vivo della colonna di sopra. K Piedestallo.
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Le sacome poste accanto la pianta della Base e del Capitello sono delle imposte degli Archi.

Ma se si faranno gli Architravi di pietra, servirà quanto è stato detto di sopra degli intercolunnj. Si veggono alcuni edifizj antichi, i quali si possono dire esser fatti di quest’ordine; perchè tengono in parte le medesime misure, come è l’Arena di Verona, l’Arena e il Teatro di Pola e molti altri: dai quali ho prese le sacome così della Base, del Capitello, dell’Architrave, del Fregio e delle cornici poste nell’ultima tavola di questo capitolo, come ancora quelle dell’imposte de’ volti e di tutti questi edifizj porrò i disegni ne’ miei libri dell’Antichità.

A Gola diritta.
B Corona.
C Gocciolatojo e Gola diritta.
D Cavetto.
E Fregio.
F Architrave.
G Cimasa.
H Abaco. )
I Gola diritta. ) del Capitello.
K Collarino. )
L Astragalo.
M Vivo della colonna sotto il capitello.
N Vivo della colonna da basso.
O Cimbia della colonna.
P Bastone e Gola . ) della base.
Q Orlo. )
Al dritto dell’Architrave segnato F vi è la sacoma d’un Architrave fatto più delicatamente. [p. 19 modifica]

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