I quattro libri dell'architettura (1790)/Libro I - XI
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CAPITOLO XI.
Delle diminuzioni de’ Muri, e delle parti loro.
S
I dee osservare, che quanto più i muri ascendono e s’innalzano, tanto più si diminuiscono: però quelli che nascono sopra terra; saranno più sottili delle fondamenta la metà e quelli del secondo solaro più sottili di quelli del primo mezzo quadrello, e così successivamente fino al sommo della fabbrica, ma con discrezione, acciocchè non siano troppo sottili di sopra. Il mezzo de’ muri di sopra dee cascare a piombo al mezzo di quelli di sotto; onde tutto il muro pigli forma piramidale. Pur quando si volesse far una superficie o faccia del muro di sopra al diritto d’una di quello di sotto, dovrà ciò farsi dalla parte di dentro, perchè le travature de’ pavimenti, i volti, e gli altri sostegni della fabbrica non lasceranno, che il muro caschi o si muova. Il relascio, che sarà di fuori, si coprirà con un procinto o fascia, e cornice, che circondi tutto l’edifizio; il che farà adornamento, e sarà come legame di tutta la fabbrica. Gli angoli, perchè partecipano di due lati e sono per tenerli diritti e congiunti insieme debbono essere fermissimi e con lunghe e dure pietre come braccia tenuti. Però si deono le fenestre e l’apriture allontanare da quelli più che si può, o almeno lassar tanto di spazio dall’apritura all’angolo, quanto è la larghezza di quella. Ora che abbiamo parlato de’ muri semplici, è convenevole che passiamo a gli ornamenti, de’ quali niuno maggiore riceve la fabbrica di quello, che le danno le colonne, quando sono situate ne’ luoghi convenevoli e con bella proporzione a tutto l’edifizio.