I pirati della Malesia/Capitolo XXXIV - Conclusione
Questo testo è completo. |
◄ | Capitolo XXXIII - La sconfitta di James Brooke | I pirati della Malesia | ► |
Capitolo XXXIV
Conclusione
L’indomani, il nipote di Muda-Hassin entrava, con grande pompa, nel palazzo di James Brooke, l’antica sede dei sultani di Sarawack.
La popolazione intera della città, che non aveva mai perdonato al fuggiasco rajah la sua origine europea, malgrado la civiltà ed i grandi miglioramenti introdotti da quell’uomo energico, coraggioso e saggio, aveva fraternizzato colle truppe insorte.
Il nuovo sultano non fu ingrato verso i suoi alleati: offrì a Sandokan, a Yanez ed a Tremal-Naik onori e ricchezze, pregandoli di rimanere nel suo regno, ma tutti rifiutarono.
Due giorni dopo, Tremal-Naik ed Ada, sposi felici, s’imbarcavano con Kammamuri sullo yacht di lord James, per recarsi in India, portando con loro ingenti regali; e Sandokan e Yanez s’imbarcavano colle loro bande per far ritorno a Mompracem.
— Ci rivedremo un giorno? — chiesero Ada, Tremal-Naik e lord James alla Tigre della Malesia, prima di separarsi.
— Chissà, — rispose Sandokan, abbracciandoli uno dopo l’altro. — L’India mi tenta e può darsi che un giorno la Tigre della Malesia e la Tigre delle Sunderbunds s’incontrino fra le deserte isole del Gange. Suyodhana!... Ecco un nome che mi fa battere il cuore: ecco un uomo che vorrei vedere. Addio, zio; addio, amici: sperate!...