I funghi mangerecci e velenosi dell'Europa media/Parte speciale/Descrizione delle specie/Poliporacee/Polyporus/Polyporus scobinaceus
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Polyporus scobinaceus (Cum.) Di’os. (Polyporus Pes-caprae
Pers., Pol. asprellus Lev.) — Tav. XCV.
Ital. Lingua di brughiera. Volg. Pongo barbòn, Barbon (Italia).Franc. Pied de mouton noir.
Ha cappello laterale, dimezzato, a forma di ventaglio, di colore castagno scuro, tutto coperto da piccole squamette della medesima tinta; tubetti (nella parte inferiore del cappello) corti, decorrenti sul gambo, di colore bianco-citrino, con orifizii molto larghi, a 4-6 angoli, allungati: gambo laterale, difforme, di colore citrino oscurantesi; carne bianca, compatta, diventante giallognola, di sapore ed odore appena sensibili; basidii clavati, 30-35 × 9-10 μ; spore bianche, con nucleo oleoso, ovali, 9-9 ½ × 6 1/2-7 μ.
Cresce in famiglie specialmente nelle pinete fra l’erica in autunno. Nei dintorni di Trento si trova a S. Antonio, S. Rocco e nella pineta di Povo.
La Lingua di Brughiera è molto stimata come fungo mangereccio, e nel Veneto (Friuli), dove è copioso, si usa prepararlo come il fegato alla veneziana. Spiegazione delle figure: a Fungo di perfetto sviluppo. b Fungo sezionato verticalmente, c Basidii. d Spore.