I funghi mangerecci e velenosi dell'Europa media/Parte speciale/Descrizione delle specie/Poliporacee/Boletus/Boletus scaber
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Boletus scaber. Fr. — Tav. XCII.
Ital. Porcinello, Alberello, Boleto scabro. V olg. Brisa, Brisot, Legorat. Franc. Cèpe gris. Ted. Kapuzinenpilz.
Ha cappello da emisferico convesso, molto meno carnoso degli altri Boleti sopra descritti, a tempo umido un po’ viscoso, di colore bruno-grigiastro o bruno-quadrello; tubetti verso il gambo rotondato-liberi, bianchi, poi grigio-foschi, con orifizii del medesimo colore; gambo solido, sovente molto allungato, eguale o appena ingrossato alla base, di colore biancastro o cenerognolo con tinta paglierina e sovente alla base con macchie bluastre, tutto coperto da piccole squamette granulose; carne bianca, molle, al taglio diventante da prima leggermente vinata, poi verde-bluastra, di odore e sapore grati; basidii clavati, 30-35 × 9-12 μ.; spore fusoidee, paglierine, 13-18 × 5-6 μ.
Cresce a individui solitari nelle selve e nei boschetti a foglia, 108 specialmente di Bètula e di Tremola, raramente nelle selve di conifere, dal luglio all’ottobre.
Il Porcinello è fungo di assoluta innocenza ed anche di buon gusto; conviene però raccogliere esemplari giovani, in cui la carne sia compatta, e togliere lo strato dei tubetti e la parte inferiore del gambo che è troppo fibrosa. Colla cottura diventa quasi nero, ma ciò non toglie che si possa egualmente cibarsene senza timore che riesca dannoso. Spiegazione delle figure: a Fungo perfettamente sviluppato, b Fungo sezionato verticalmente, c Basidii. d Spore.