I funghi mangerecci e velenosi dell'Europa media/Parte speciale/Descrizione delle specie/Agaricacee/Pleurotus/Pleurotus ostreatus
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Pleurotus ostreatus Jac. — Tav. XLIII.
Ital. Gelone, Cardella, Cen-ena. Volg. Reccia de morar, Orgel (milanese), Ricchione (Napoli). Franc. Oreille du peuplier. Ted. Drehling.
Cresce a cespi coi cappelli imbiricati e coi gambi uniti insieme e connati; la forma del cappello è di ventaglio o ovato-allungata: il colore è bruno-cinerino o grigiastro, nella parte posteriore verso il punto d’inserzione sui tronchi è coperto d’una lanugine biancastra; il gambo è laterale, conficcato nel tronco, talora assai corto da sembrare una specie di radice serpeggiante fra la corteccia, di coloire biancastro e coperto da un fitto tomento grigio; le lamelle sono abbastanza spesse, larghe, scorrenti sul gambo, da prima bianche poi grigie; la carne bianca, in età tenace, di odore forte di farina fresca; i basidii clavati; le spore cilindracee, 8-12 × μ.
Nasce cespitoso sui tronchi ancora vivi delle piante a foglia, specialmente del gelso, a tardo autunno, resistendo anche al freddo, donde il nome di Gelone.
É meritamente stimato come fango maagereccio, ed in alcuni luoghi viene pure coltivato artificialmente; però la carne nel fungo intieramente sviluppato diventa dura, tenace e riesce piuttosto indigesta. Si devono quindi scegliere sempre i cespi giovani o di mezzano sviluppo ed inoltre cuocerli bene. — Non si può confondere con specie venefiche. Spiegazione delle figure: a Gruppo di due individui perfettamente sviluppati, b Sezione verticale. c Spore.