<dc:title> I fioretti di Sancto Francesco </dc:title><dc:creator opt:role="aut">Anonimo</dc:creator><dc:date>XIV secolo</dc:date><dc:subject></dc:subject><dc:rights>CC BY-SA 3.0</dc:rights><dc:rights>GFDL</dc:rights><dc:relation>Indice:Anonimo - I fioretti di Sancto Francesco.djvu</dc:relation><dc:identifier>//it.wikisource.org/w/index.php?title=I_fioretti_di_Sancto_Francesco/Capitolo_XXII&oldid=-</dc:identifier><dc:revisiondatestamp>20240630140614</dc:revisiondatestamp>//it.wikisource.org/w/index.php?title=I_fioretti_di_Sancto_Francesco/Capitolo_XXII&oldid=-20240630140614
I fioretti di Sancto Francesco AnonimoAnonimo - I fioretti di Sancto Francesco.djvu
Come sancto Francesco dimesticò le tortole, che gli furono date.
U
no giovane avea prese un dí molte tortole, e portavale a vendere. Iscontrandosi in lui sancto France- sco, il quale sempre avea singulare pietà alli animali mansueti, riguardando quelle tortole coll’occhio pietoso, disse allo giovane: — O buono giovane, io ti priego che tu me le dia, e che uccelli cosí innocenti, a’ quali nella sancta Iscrittura sono assimigliate le anime caste et umili e fedeli, non vengano alle mani de’ crudeli che le uccidano. — Di subito colui, ispirato da Dio, tutte le diede a sancto Francesco; et elli, ricevendole in grembo, cominciò a parlare loro dolcemente: — O sirocchie mie, tortole semplici et innocenti e caste, perché vi lasciate voi pigliare? Or’ecco, io vi voglio iscampare della morte e farvi nidi, acciò che voi facciate frutto et multiprichiate secondo il comandamento dello vostro Criatore. — E va sancto Francesco, et a tutte fece nido. Et elle usandogli, cominciarono a fare uova et a figliare inanzi a’ frati; e cosí dimesticamente si stavano et usavano con sancto Francesco e con gli altri frati, come s’elle fossero istate [p. 86modifica]galline sempre nutricate da loro. E mai non si partirono, infino a tanto che sancto Francesco, colla sua benedizione, diede loro licenzia di partirsi. E allo giovane, che le avea date, disse sancto Francesco: — Figliuolo, tu sarai ancóra frate in questo Ordine e servirai graziosamente a Jesú Cristo. E cosí fu; imperò che lo detto giovane si fece frate, e vivette nello Ordine con grande santità. A laude di Cristo. Amen.