I bambini delle diverse nazioni/I bambini americani

I bambini americani

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I bambini del Giappone Alcuni bambini di paesi lontani

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I BAMBINI AMERICANI



II
l sentimento della libertà nasce in America nei bambini mentre sono tuttora nell’infanzia. Se uno domanda ad una donna americana perchè il suo bimbo è senza scuffia, quella donna risponderà subito:

— Mettere una berretta al mio bambino! No davvero: Mio figlio deve essere libero. —

E infatti il bimbo americano è un essere molto libero: è vestito come i bimbi inglesi, non è posto fra le fasce o legato in un guanciale come quelli tedeschi, e può fare ogni movimento. Pare che sia l’uso americano di lasciare i bimbi completamente liberi nei loro movimenti, poichè le donne che vanno in America abbandonano l’uso delle fasce e dei guanciali quando là hanno altri figli.

Questi piccoli cittadini americani di origine straniera sono generalmente vestiti con lunghi abiti e grembiuli, ma non portano nulla in testa. Alcune signore ricche si compiacciono di mettere ai loro bambini una berrettina di ricami e trine per incorniciare un piccolo viso, ma [p. 160 modifica]sono eccezioni, e la grande moltitudine dei bimbi americani a testa scoperta.

Moltissime cose per divertire i bambini americani sono state inventate dai loro concittadini più anziani. Non c’è nessun paese come l’America dove vi sieno tante forme di altalena. Ve n’è una, per esempio, composta di due solide fasce di guttapercha, che si mettono attorno alla vita al bambino e si fermano con una fibbia e che sono poi passate in due anelli di ferro attaccati al legno trasversale dell’altalena. Col peso del corpo del bambino la guttapercha cede e si contrae, e quel movimento alterno pare che diverta moltissimo il bambino, il quale spesso è posto invece in una bella e comoda poltroncina piena di balocchi e quella è attaccata all’altalena.

In nessun paese del mondo i bambini sono così presto abbandonati a sè stessi come in America. I bimbi degli altri popoli sono ancora guardati a vista quando i bimbi americani già godono di tutta la loro libertà. Questo dipende forse perchè in America le buone donne di servizio sono rarissime, e le signore americane debbono occuparsi più delle altre delle faccende di casa. Come deve fare una buona signora che ha da far da cucina e cullare il bambino? Una delle due cose va lasciata da parte, e vi potete figurare facilmente quale sia la trascurata. Intanto il marito torna a casa e domanda alla moglie: — È pronto il pranzo? — No, caro; — risponde quella — ho cullato sempre il piccino. — E se lo mangiassimo? — ribatte il marito scherzando; e intanto mangia dai baci il bambino.

Le sedie a dondolo sono state inventate da un americano, affinchè una mamma si potesse cullare nello stesso tempo del bambino. Infatti mi pare che un bambino dia prova di egoismo permettendo che la mamma lo culli e [p. 161 modifica]sono sicura che se molti bambini fossero interrogati e potessero rispondere sarebbero della mia opinione.

Le famiglie americane, in genere, sono poco numerose; il vedere sette o otto bambini far corona a una mamma è cosa eccezionalissima, tre o quattro sono già molti. Molti bambini in America, muoiono prima di giungere all’adolescenza per la vita poco regolare che sono costretti a condurre i genitori, che debbono lavorare ora in un luogo ora in un altro, e per i pericoli che i loro figli corrono godendo di una libertà illimitata.

I bambini americani vanno a scuola prestissimo, e ogni cittadino degli Stati Uniti è fiero del sistema d’insegnamento che è in vigore nel loro paese dove, poveri e ricchi sono tutti egualmente educati, senza che i genitori debbano sottostare a nessuna spesa.

Inoltre i locali per le scuole sono bellissimi colà, ed ogni piccolo villaggio è altero della grande casa che serve a contenere nelle ore del giorno tutti i bimbi del comune. L’istruzione che vi s’imparte è simile a quella inglese, ma in alcuni luoghi viene insegnata pure la lingua tedesca ai grandi e ai piccini.

L’educazione che si dà nelle scuole pubbliche d’America non è completa, ma è eccellente come base per gli studi avvenire ed è atta più d’ogni altra a favorire lo sviluppo fisico e la salute dei bambini. Alcuni genitori non vogliono mandare i loro figli alle scuole pubbliche per non farli praticare con i figli del popolo. Per quei bambini vi sono allora delle scuole private, degli istituti, dei collegi dove l’educazione è più raffinata e s’insegnano anche le arti ornamentali, ma bisogna esser molto ricchi per poter pagare i prezzi elevatissimi che si esigono e non è sempre vero che in quelle scuole private si formino uomini [p. 162 modifica]più colti che in quelle pubbliche; anzi da queste sono usciti gli uomini più insigni che vanti l’America.

Siccome la popolazione degli Stati Uniti si forma per la massima parte di emigrati inglesi, irlandesi, scozzesi e in parte minore di cittadini delle altre parti d’Europa, Una famiglia americanacosì le feste tradizionali inglesi, i buoni e i cattivi genii dei bimbi americani sono gli stessi di quelli della madre patria.

Uno di quei buoni genii però è ignoto ai bimbi inglesi e si chiama Kriss Kringle; è un vecchietto con la barba grigia, che si dice scenda dalle nuvole cariche di neve e venga in terra in una slitta tirata da otto o dieci renne. [p. 163 modifica]

Da noi si parla molto del vecchio Ceppo e spesso lo vediamo nelle incisioni carico di regali per i bimbi e col vestito chiazzato di neve. Anche gli inglesi ed altri popoli europei lo rappresentano così, ma questo buon vecchio, parente stretto della Befana, che il 6 gennaio visita le case dei bambini buoni, non ha nulla di comune col vecchio Kriss Kringle, il quale non scende mai dalla slitta nè si diparte mai dalle sue renne fedeli. La slitta è piena di doni per quei bimbi che non conoscono neppur di vista i capricci, non sanno che cosa siano disubbidienze. Le renne corrono veloci più di qualsiasi cavallo; e benchè non si vedano, pure hanno le ali ai piedi. E questa velocità è necessaria davvero, poichè l’America è un gran paese e Kriss Kringle deve percorrerlo tutto la vigilia di Natale, per contentare i bimbi buoni, che hanno fede in lui e appendono la calza accanto al focolare; e Kriss Kringle, che si suppone passi sui tetti delle case con la slitta tirata dalle renne, si ferma a ogni fumaiolo e vien giù per la cappa del camino, senza insudiciarsi di fuliggine, ed empie di balocchi le calze dei bimbi buoni. Mi raccontava un bimbo americano, che aveva tanto sentito parlare del buon vecchietto, che non voleva addormentarsi la vigilia di Natale, per riuscire a vederlo. Quel bimbo fece come tutti i suoi compagni, e nonostante il proponimento di star desto, ben presto chiuse gli occhi e quando li riaprì vide la sua mamma che empiva la calza di bei doni.

I divertimenti dei bimbi americani differiscono molto da quelli dei nostri bambini per ragione del clima. L’America del nord è un paese molto freddo; il suolo colà è coperto di neve per più mesi dell’anno, e ogni ruscello o torrente trascina grandi massi di ghiaccio ed ha quasi sempre la [p. 164 modifica]superficie tutta gelata. Nuova York è sotto lo stesso grado di longitudine dal polo che Napoli, eppure per la mancanza di montagne che proteggano quella parte dell’America dai venti gelati delle regioni polari, ha un clima molto più rigido in inverno della bella città Partenopea, in estate un caldo insopportabile. Ogni bambino americano appena sa far uso delle gambe, patina stupendamente e non solo sul ghiaccio, ma anche sullo asfalto delle strade. Mentre quei diavoletti passano, sogliono gridare:

— Ecco il treno espresso! — oppure: — Fate largo alla locomotiva! — ed altre esclamazioni simili, e la gente che passa ride e fa largo ai patinatori.

Gli americani non si divertono soltanto a patinare sopra una superficie piana, ma anche a scivolare da un punto elevato fino al piano, seduti in piccole slitte di legno. Quando la discesa è molto ripida, quelle slitte acquistano una velocità grandissima, ed è molto facile che avvenga una disgrazia. Per riportare le slitte in cima all’altura occorre trascinarle e ci vuole molta fatica, così quel passatempo finisce per essere un lavoro penoso. Le slitte sono battezzate con nomi pomposi, come si usa fare per le lancie; una per esempio si chiama l’Intrapresa, l’altra la Veloce, la terza l’Invincibile e così di seguito. Alcune pure portano il nome di Lincoln, Grant e Garfield, cioè dei presidenti celebri che ebbe la Repubblica degli Stati Uniti.

I bambini americani passano gran parte dell’estate nei boschi, dove spesso, appena si discioglie la neve, compariscono i fiori, poichè in quelle regioni si passa molto repentinamente dall’inverno all’estate e viceversa. Gli alunni delle scuole fanno, guidati dai loro maestri, molte escursioni e merende in campagna. Le burrasche sono violentissime in America, ma i bimbi non si spaventano dei tuoni [p. 165 modifica]che paiono cannonate sparate dalle nubi contro la terra e sono assuefatti a non rifugiarsi sotto gli alberi, ma a restare invece nel luoghi scoperti, ove difficilmente cade il fulmine, il quale a preferenza colpisce le cime elevate. Queste burrasche sono accompagnate da una pioggia torrenzale e vengono all’improvviso, ma cessano pure molto presto e dopo una mezz’ora il terreno è asciutto come prima.

I grandi calori estivi fanno maturare in America tutti quei frutti che abbiamo nell’Italia centrale, più gli altri che giungono a maturità soltanto in Sicilia e in Sardegna come il banano, e delle frutte si fa un grande consumo a Nuova York e i bambini ne mangiano in quantità, liberi come sono di fare quello che vogliono.

Il criquet, il lawn-tennis, il giuoco delle bocce, sono i divertimenti preferiti dei ragazzi americani, oltre al montare a cavallo, al remare e al costruire e armare un piccolo cutter e partire con quello per qualche gita piacevole nei mesi estivi.

Anche da grandi i ragazzi americani conservano quella indipendenza che le mamme hanno inculcato loro da piccoli; e infatti appena terminati gli studj, e spesso anche prima, abbandonano la casa per andare a far fortuna nel mondo.

L’ambizione di ogni ragazzo americano è di doventar presidente della Repubblica, e quella ambizione è tenuta desta dai maestri e dai genitori, i quali ripetono continuamente al piccolo cittadino degli Stati Uniti:

— Cerca di essere un bravo ragazzo e di studiar bene, così un giorno sarai presidente. —

Lincoln e Garfield erano poveri da piccoli, perciò il loro esempio desta in molti la speranza. [p. 166 modifica]

Siccome gli americani discendono da emigranti inglesi, per la massima parte appartenenti al popolo e ai contadini, così i piccoli americani non hanno in famiglia quella tradizione di buone maniere che si trova in altri popoli più antichi di quello, e non mirando altro che al guadagno, sorgente di ricchezza e di benessere, trascurano troppo quelle forme di viver civile che sono ormai in Italia come un passaporto che dà a chi le possiede libera ingresso nella società della gente perbene.

Ma l’indipendenza appunto di cui godono fin da piccoli, presta agli americani quella sicurezza nella vita, quella abitudine di difesa tanto della propria persona quanto dei propri interessi che costituisce la forza principale di chi col lavoro vuol farsi strada nel mondo.