I Salmi di David (Diodati)/SALMO LX

SALMO LX.

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SALMO LX.

1          Già ne cacciasti, o Dio, da te lontano,
     E ne desti in furor percosse fiere.
     A noi ti volgi in benigne maniere:
     E la terra da te schiantata e scossa
     Ristora con la mano:
     Perchè crolla commossa.
     Mescesti al popol tuo coppa d’orrore,
     E gli addogliasti il core.

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2          Poi desti a’ tuoi devoti una bandiera
     Per ispiegarla in modo trionfale,
     Pel sol amore di tua fè leale,
     Porgendo a tuo’ diletti alma salute.
     Or da nemica schiera
     Salvimi la virtute
     De la tua destra: e come in grazia abondi,
     Pietoso mi rispondi.
3          Per la sua Santità giurò ’l Signore,
     E per la fè servata ora m’appresta
     A giubilar in trionfante festa.
     Sichem e di Succot le valli grasse
     Spartirò, vincitore:
     Galaad e Manasse
     Miei son: Efrem di me le forze regge,
     Tempra Iuda la legge.
4          Da lavarmi è Moab caldaia vile,
     Gitterò sopra Edom i mie’ calzari:
     Fammi, tu Palestina, applausi chiari,
     Che’ mie’ rubelli son sconfitti e vinti.
     Ma de la rocca ostile
     Chi dentro a’ forti cinti
     Per condurmi sarà mia scorta fida?
     E ch’in Edom la guida?
5          Tu sol, Signor, che già ne fusti irato,
     Nè più con nostre insegne uscivi in campo:
     Or di distretta ne concedi scampo,
     Che de’ mortali ogni soccorso è vano.
     Ma, se ne cingi il lato
     Col tuo valor sovrano,
     Farem prodezze, e fien calcati e pesti
     Nostri nemici infesti.