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salmo lix. 109

     Nel tuo furor distrutti.
     Sì che conoscan tutti,
     Che tu, che Jacob reggi,
     Nel mondo signoreggi.
8          Vadano pur insani,
     A l’imbrunir del giorno,
     Ringhiando come cani,
     A la cittade attorno:
     Vili cibi meschini
     Accattando tapini,
     Per appagar le brame
     Di lor rabbiosa fame:
     Pur senza cibi alcuni
     Pernotteran digiuni.
9          Ma de’ tuoi fatti prodi
     E benigni favori
     Risonerò le lodi,
     Del giorno a’ primi albori.
     Perchè ’n angosce estreme
     Rocca mi fusti e speme:
     Tu virtù mia provata
     Da me sarai cantata.
     Ch’alto ripar, o Dio,
     Mi se’ di grazia pio.


SALMO LX.

1          Già ne cacciasti, o Dio, da te lontano,
     E ne desti in furor percosse fiere.
     A noi ti volgi in benigne maniere:
     E la terra da te schiantata e scossa
     Ristora con la mano:
     Perchè crolla commossa.
     Mescesti al popol tuo coppa d’orrore,
     E gli addogliasti il core.