I Salmi di David (Diodati)/SALMO CXIV

SALMO CXIV.

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SALMO CXIV.

1          Quando ’l buon Israelle
     Da le contrade felle
     De l’Egitto salío,
     Ed il santo legnaggio
     Dal popol, di linguaggio
     Barbaro e strano, uscío;
     Allor Iuda fu consecrato a Dio,
     E divenne Israel il suo retaggio:
2          Le sue prove alte e chiare
     Vider l’onde del mare,
     E fuggir paurose:
     E l’acque del Iordano,
     A l’alzar di sua mano,
     Si raggiràr ritrose.
     Colli saltàro e montagne nevose,
     Qual agnel o monton tresca nel piano.
3          Dimmi, spumoso mare,
     Ch’in fuga fe’ voltare
     I tuo’ flutti sonanti?
     Iordan veloce e chiaro,
     Perch’a rovescio andàro
     L’acque tue trepidanti?
     D’agnelli in guisa e di monton trescanti,
     Perchè montagne e colli saltellàro?
4          O terra tutta, trema,
     Sbigottisci di tema,
     Pel gran Signor presente,
     Che ’l buon Iacob adora:
     Che mutò il sasso allora
     In un lago repente:
     E d’acque vive un gran ruscel corrente
     Scaturir fece dal macigno fuora.