I Epistola di San Paolo a' Corinti (Diodati 1821)/capitolo 8
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Risposta alle domande dei Corinti sulle carni sacrificate agl'idoli
2 Ora, se alcuno si pensa saper qualche cosa, non sa ancora nulla, come si convien sapere.
3 Ma, se alcuno ama Iddio, esso è da lui conosciuto2.
4 Perciò, quant’è al mangiar delle cose sacrificate agl’idoli, noi sappiamo che l’idolo non è nulla nel mondo3, e che non vi è alcun altro Dio, se non uno4.
5 Perciocchè, benchè ve ne sieno, ed in ed in terra, di quelli che son nominati dii (secondo che vi son molti dii, e molti signori),
6 nondimeno, quant’è a noi, abbiamo un solo Iddio, il Padre5, dal quale son tutte le cose, e noi in lui6; ed un sol Signor Gesù Cristo7, per lo quale son tutte le cose8, e noi per lui.
7 Ma la conoscenza non è in tutti; anzi alcuni mangiano quelle cose infino ad ora, con coscienza dell’idolo, come cosa sacrificata all’idolo9; e la lor coscienza, essendo debole, è contaminata10.
8 Ora il mangiare non ci commenda a Dio11; perciocchè, avvegnachè noi mangiamo, non abbiamo però nulla di più; e avvegnachè non mangiamo, non abbiamo però nulla di meno.
9 Ma, guardate che talora questa vostra podestà non divenga intoppo a’ deboli12.
10 Perciocchè, se alcuno vede te, che hai conoscenza, essere a tavola nel tempio degl’idoli, non sarà la coscienza d’esso, che è debole, edificata a mangiar delle cose sacrificate agl’idoli?
11 E così, per la tua conoscenza, perirà il fratello debole, per cui Cristo è morto?
12 Ora, peccando così contro a’ fratelli, e ferendo la lor coscienza debole, voi peccate contro a Cristo13.
13 Per la qual cosa, se il mangiare dà intoppo al mio fratello14, giammai in perpetuo non mangerò carne, acciocchè io non dia intoppo al mio fratello.
Note
- ↑ Fat. 15. 20, 29.
- ↑ Nah. 1. 7. 2 Tim. 2. 19.
- ↑ 1 Cor. 10. 19.
- ↑ Deut. 4. 39Is. 44. 8
- ↑ Mal. 2. 10. Ef. 4. 6.
- ↑ Fat. 17. 28. Rom. 11. 36.
- ↑ Giov. 13. 13. Ef. 4. 5.
- ↑ Giov. 1. 3, Col. 1. 16. 17
- ↑ 1 Cor. 10. 28. 29
- ↑ Rom. 14. 14. 23.
- ↑ Rom. 14. 17. Rom. 14. 13.
- ↑ 20. Gal. 5. 13
- ↑ Mat. 23. 40. 45.
- ↑ Rom. 14. 21.