I Epistola di San Paolo a' Corinti (Diodati 1821)/capitolo 6

Capitolo 6

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capitolo 5 capitolo 7

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Censura delle liti tra fratelli.

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  ARDISCE alcun di voi, avendo qualche affare con un altro, chiamarlo in giudizio davanti agl’iniqui, e non davanti a’ santi?

2  Non sapete voi che i santi giudicheranno il mondo1? e se il mondo è giudicato per voi, siete voi indegni de’ minimi giudicii?

3  Non sapete voi che noi giudicheremo gli [p. 920 modifica] angeli2? quanto più possiamo giudicar delle cose di questa vita?

4  Dunque, se avete de’ piati per cose di questa vita, fate seder per giudici quelli che nella chiesa sono i più dispregevoli.

5  Io lo dico per farvi vergogna. Così non vi è egli pur un savio fra voi, il qual possa dar giudicio fra l’uno de’ suoi fratelli e l’altro?

6  Ma fratello con fratello piatisce, e ciò davanti agl’infedeli.

7  Certo adunque già vi è del tutto del difetto in voi, in ciò che voi avete delle liti gli uni con gli altri; perchè non sofferite voi più tosto che torto vi sia fatto3? perchè non vi lasciate più tosto far qualche danno?

8  Ma voi fate torto, e danno; e ciò a’ fratelli.

9  Non sapete voi che gl’ingiusti non erederanno il regno di Dio? non v’ingannate; nè i fornicatori, nè gl’idolatri, nè gli adulteri, nè i molli, nè quelli che usano co’ maschi;

10  Nè i ladri, nè gli avari, nè gli ubriachi, nè gli oltraggiosi, nè i rapaci, non erederanno il regno di Dio4.

11  Or tali eravate già alcuni5; ma siete stati lavati, ma siete stati santificati, ma siete stati giustificati, nel nome del Signore Gesù6, e per lo Spirito dell’Iddio nostro.

I nostri corpi sono membra di Cristo.

12  Ogni cosa mi è lecita7, ma ogni cosa non è utile; ogni cosa mi è lecita, ma non però sarò per cosa alcuna renduto soggetto.

13  Le vivande son per lo ventre, e il ventre per le vivande; e Iddio distruggerà e quello, e queste; ma il corpo non è per la fornicazione8, anzi per lo Signore, e il Signore per lo corpo.

14  Or Iddio, come egli ha risuscitato il Signore, così ancora risusciterà noi, per la sua potenza9.

15  Non sapete voi che i vostri corpi son membra di Cristo10? torrò io adunque le membra di Cristo, e faronne membra d’una meretrice? Così non sia.

16  Non sapete voi che chi si congiunge con una meretrice è uno stesso corpo con essa? perciocchè i due, dice il Signore, diverranno una stessa carne11.

17  Ma chi è congiunto col Signore è uno stesso spirito con lui12.

18  Fuggite la fornicazione13; ogni altro peccato che l’uomo commette è fuor del corpo; ma chi fornica, pecca contro al suo proprio corpo.


19  Non sapete voi che il vostro corpo è tempio dello Spirito Santo ch’è in voi14, il quale avete da Dio? e che non siete a voi stessi15?

20  Consiossiachè siete stati comperati con prezzo16; glorificate adunque Iddio col vostro corpo, e col vostro spirito, i quali sono di Dio.