I' ho un padre sí complessionato
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Questo testo fa parte della raccolta Sonetti (Cecco Angiolieri)
CIII
Ed ogni speranza di ereditare è vana.
I’ ho un padre si complessionato,
che, s’e’ gollnsse pur pezze bagnale,
si l’avrebb’anz’ismaltit’e gittate,
4ch’un altro bella carne di castrato.
Ed i’ era si sciocch’e si lavato,
che, s’i’ ’l vedea mangiar pur du’derrate
di fichi, si credea ’n ventate
8il di medesmo red’esser chiamato.
Tutto son fuori di quell’opinione,
e ho questa credenza fermamente,
11ch’e guf ebber da lu’ la complessione.
Vedete ben s’i’debb’esser dolente!
Lasciamo star che non ha ’n sé ragione,
14ma’ che vedersi ’n cas’un fra godente!