Homo/Patria/Garibaldi

Patria - Garibaldi

../In un museo lontano ../../La natura IncludiIntestazione 31 dicembre 2024 75% Da definire

Patria - In un museo lontano La natura
[p. 72 modifica]

Garibaldi.

I.

    Ebbe il braccio fulmineo degli avi
    e il nostro cuor dal palpito profondo.
    V’è un genio istesso, che dal suol fecondo
    della patria rivive a’ giorni gravi?

    Eri tu certo, Ligure, che davi
    a un re straniero inutilmente un mondo;
    or, dato un tetto a un popolo errabondo,
    all’unïon dei popoli auguravi.

    E quando sul Gianicolo balzasti,
    Roma sorrise a tutti gli uomini. Ere
    di sangue, chiuse! Aperti nuovi fasti!

    Or tu, sul monte, bronzeo resti, quale
    della leggenda ultimo cavaliere,
    poi che ti colse in fronte l’Ideale.

[p. 73 modifica]

Garibaldi.

I.

    Ebbe il braccio fulmineo degli avi
    e il nostro cuor dal palpito profondo.
    V’è un genio istesso, che dal suol fecondo
    della patria rivive a’ giorni gravi?

    Eri tu certo, Ligure, che davi
    a un re straniero inutilmente un mondo;
    or, dato un tetto a un popolo errabondo,
    all’unïon dei popoli auguravi.

    E quando sul Gianicolo balzasti,
    Roma sorrise a tutti gli uomini. Ere
    di sangue, chiuse! Aperti nuovi fasti!

    Or tu, sul monte, bronzeo resti, quale
    della leggenda ultimo cavaliere,
    poi che ti colse in fronte l’Ideale.

[p. 74 modifica]

III.


    Tornerà un giorno. Una novella gesta
    leverà fama da un lido lontano
    e l’anima d’Italia udrà ridesta
    sonar pel mondo un nome italïano.

    Dai padri che hanno vinto la foresta
    e nei deserti propagato il grano,
    apporterà virtù novelle a questa
    esausta terra e un largo cuore umano.

    I simboli onde mascherati gli uomini
    succhian la vita agli uomini, arderà,
    e: «Destate l’eroe dentro di voi!»

    griderà intorno. E sorgeran gli eroi,
    eroi di pace a te, Roma unità,
    eroi d’amore, o Roma amor degli uomini!