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14 dicembre 2020
75%
Da definire
<dc:title> Guida illustrata di Montepiano e sue adiacenze </dc:title><dc:creator opt:role="aut">Ranieri Agostini</dc:creator><dc:date>1892</dc:date><dc:subject></dc:subject><dc:rights>CC BY-SA 3.0</dc:rights><dc:rights>GFDL</dc:rights><dc:relation>Indice:Agostini - Guida illustrata di Montepiano e sue adiacenze, Ducci, Firenze, 1892.djvu</dc:relation><dc:identifier>//it.wikisource.org/w/index.php?title=Guida_illustrata_di_Montepiano_e_sue_adiacenze/Da_Montepiano_al_Mulino_delle_Scaliere&oldid=-</dc:identifier><dc:revisiondatestamp>20201214200637</dc:revisiondatestamp>//it.wikisource.org/w/index.php?title=Guida_illustrata_di_Montepiano_e_sue_adiacenze/Da_Montepiano_al_Mulino_delle_Scaliere&oldid=-20201214200637
Guida illustrata di Montepiano e sue adiacenze - Da Montepiano al Mulino delle Scaliere Ranieri AgostiniAgostini - Guida illustrata di Montepiano e sue adiacenze, Ducci, Firenze, 1892.djvu
asciando Montepiano si prende per la strada che conduce alla Badia di S. Maria, e si prosegue il cammino fino ad un tabernacolo che ha un bassorilievo in pietra arenaria, rappresentante la Madonna con il Bambino in braccio. Da qui si volga a sinistra, poichè il sentiero a destra conduce al [p. 75modifica]Pecorile, e poco dopo attraversato un fossatello si prenda a destra, lasciando l’altra strada che si presenta e che conduce alle Capanne di Cavarzano. Si continui questa strada mulattiera in assai discreto stato, che per un buon tratto costeggia il Setta, e si giungerà al Giogo in poco più di un’ora di cammino da Montepiano. Quì si comincia a discendere lungo il Rio Ritorto; la strada è molto cattiva e conviene più volte oltrepassare il torrente che in questo tratto contiene alcune piccole sorgenti di acqua sulfurea. A distanza di circa mezz’ora dal Giogo si trovano sulla destra i casolari di Brasimone di Sotto; e poco più in giú si incontra il torrente Brasimone che si traversa facilmente nell’estate. Proseguendo, e tenendosi sempre a destra, si arriva al Mulin[p. 76modifica]delleScaliere in altri 25 minuti. Quì giunti merita di essere osservato l’effetto che dal lato artistico offre questo luogo veduto dal sentiero che conduce a Castiglione dei Pepoli. Si traversi perciò la parancola che è sul torrente, e si prosegua per altri tre o quattrocento metri; rivolgendosi si osserverà, che in prossimità del luogo dove si è traversato il torrente la montagna si ristringe e lo attraversa da un lato all’altro. Questa è formata da rocce a strati quasi paralleli ed a guisa di gradinata alla cui estremità alta, e sul lato sinistro del torrente spiccano due mulini. Quest’insieme, chiuso dallo sfondo superiore che arriva fino al Poggio delle Vecchiette ed al Monte della Scoperta, e rallegrato dagli scherzi dell’acqua che corre spumeggiante per i gradini della [p. 77modifica]roccia, sopra un dislivello di circa 20 metri, dà alla località un’impronta di bello, di incantevole, sopratutto a contrasto dell’impressione che suscita la orridezza del luogo.
Da quì si può continuare per Castiglion dei Pepoli, impiegandovi un’ora di cammino. La via corre sempre a mezzo monte, e si lascia dapprima sulla destra un sentiero che conduce a Ca’ Ortode; poi sulla sinistra un altro che porta alle Piane.