Guarda, mi disse, e in dolce atto cortese
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Questo testo fa parte della raccolta Sonetti d'alcuni arcadi più celebri/Niccolò Maria Di Fusco
V1
Guarda, mi disse, e in dolce atto cortese
Mostrommi Amor leggiadra copia eletta;
E non mai, disse, ebbe la mia saetta
Scopo più degno, e più bel foco accese.
5Non v’ha, soggiunse, in quest’almo paese
Più chiari spirti, e in van da voi s’aspetta
Nodo miglior, che più cara e diletta
Coppia quaggiù dal Ciel unqua non scese.
Disse, ed in volto a’ fortunati Sposi
10Lietamente guardò tre volte, e rise,
Com’uom che di bell’opra si compiace.
Vivete lieti, o fidi avventurosi
Felici Amanti, e ciò ch’Amor promise
Godete in lunga desiata pace.
Note
- ↑ Per le Nozze de’ Duchi della Torre.