Grazie a te, sommo, esuperante Nume
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Grazie a te, sommo, esuperante Nume,
da poi che per tua grazia, e non altronde,
della tua cognizione abbiamo il lume.
Nome santo, onorando: sol nome, onde
dobbiam te benedir, sol con paterna5
religion, cui tua bontá risponde;
perché tu, Padre, tu bontate eterna,
pietá, religione, amor ne dái,
o qual piú dolce affetto si discerna;
d’alto senso e ragione un don ne fai,10
e d’intelletto, o liberale e immenso,
che per tua grazia noi a te fatto hai.
Che tu sei, conosciam con l’alto senso:
la ragion dubitando cerca, e truova
poi l’intelletto, e godo s’a te penso.15
Questo suave gaudio si rinnuova,
quando da te salvati a noi ti mostri
tutto te bene, onde ogni ben par muova.
E, stando ancor ne’ fragil corpi nostri,
sentiam dolcezza, che cosí mortali20
ci hai consecrati agli alti, eterni chiostri.
Questo è quel ben, ch’è fuor di tutti i mali,
sola gratulazion nostra, se ’l Numine
tuo santo conosciamo, e quanto vali.
Te conosciuto abbiamo, immenso lumine,25
lume che sente sol la mente degna,
la mente sol, non sensitivo acumine.
Te intendiam vita vera, onde par vegna
ogni altra vita, o natura alta e vera,
ch’ogni natura pienamente impregna.30
Te conosciam della natura, ch’era
in te, da te concetta; pien te intendo,
eternitá che sempre persevèra.
In questo mio orar, quale a te rendo,
il ben della bontá tua adorando,35
questo impetrar da te sol bramo e intendo.
Per questo gli umil prieghi a te, Dio, mando,
che vogli conservarmi nello amore
della tua cognizion perseverando.
Né lasci separar giamai il mio core40
dal santo affetto o da sí dolce vita:
tu puoi, onnipotente alto Signore;
tu vuoi, perché tu se’ bontá infinita.