Gonfio torrente, di palustri canne
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Questo testo fa parte della raccolta Sonetti d'alcuni arcadi più celebri/Gio. Battista Richeri
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Gonfio torrente, di palustri canne
Cinto le chiome, arresta il corso all’onda,
Arresta il corso, ond’io ti varchi, o vanne
Più lento: Egle m’aspetta all’altra sponda.
5E benchè nato in rozze erme capanne
Farò, che alle tue laudi Eco risponda,
Onde tinto d’invidia il Tebro andranne,
Il Mincio, e Sorga, e quel ch’Etruria inonda.
Deh se giammai per vaga Ninfa ardesti,
10Ch’ardono ancor nel freddo letto i fiumi,
Non sien tuoi flutti alle mie fiamme infesti.
Ma tu non m’odi, e teco selve e dumi
Porti fuggendo. Ah se per me non resti,
Resta almeno a mirar d’Egle i bei lumi!