Gioventù italiana del littorio/Capitolo 4

Capitolo 4

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IV

PREPARAZIONE SPIRITUALE

CULTURA FASCISTA


S
e la Gioventú italiana del Littorio può tendere con tutto lo slancio della sua operosità verso l’avvenire, a preparare folte e ben temprate schiere di cittadini soldati, è anzitutto perché essa trae forza di ideali e fede di opere dalla

sua tradizione eroica.

Il moto della Vigilia fu ardente azione di giovinezze che combatterono e morirono con la certezza che la Patria sarebbe sorta più grande per virtú del loro sacrificio.

Ed è questa sublime certezza, divenuta pegno infrangibile, che la Gioventú del Littorio ha assunto il compito di tramandare, come consegna di fede, di disciplina, di combattimento, alle rinnovantisi generazioni del Littorio, attraverso tutte le sue attività.

Cosí la G. I. L. è anzitutto scuola dell’eroismo, inteso senza accenti retorici, come accettazione disciplinata ed entusiastica del dovere, come offerta silenziosa e assidua della propria opera per il bene della Patria. [p. 34 modifica]

L’attività culturale e di propaganda, che essa assiduamente rivolge a masse cosí imponenti di giovani, è appunto diretta a questo alto fine.

Una apposita rubrica del Bollettino della G. I. L., pubblicazione quindicinale del Comando generale, segnala di volta in volta gli atti di valore compiuti dagli iscritti. Per il concetto che il Fascismo ha dell’eroismo, questa segnalazione, piú che essere premio ai giovani che si siano resi protagonisti di un atto di valore, celebra la moralità dell’atto in sé ed è, insieme, di incitamento alla pratica costante dei piú alti doveri umani.


Il Bollettino della G. I. L., organo ufficiale del Comando generale, esce il 1º e il 15 di ogni mese e contiene le determinazioni e le altre disposizioni del Comandante generale che regolano l’andamento dell’organizzazione centrale e periferica, le norme di volta in volta impartite dal Comando generale ai Comandi dipendenti, le relazioni periodiche sull’attività generale, la segnalazione degli atti di valore compiuti dagli iscritti, i provvedimenti riguardanti il personale e tutte le leggi e i decreti che interessano la G. I. L. [p. 35 modifica]

Il Balilla, fondato nel 1923 in seno al Popolo d’Italia, è il settimanale illustrato che il Comando generale pubblica per i ragazzi. Dotato di una nobile linea artistica ed educativa, questo giornale tende all’educazione schiettamente fascista dei piú giovani camerati e li avvia, mercé la costante celebrazione del dovere, alla conquista di quelle virtù che sono state indicate dal Duce come gli attributi essenziali dell’italiano nuovo, e cioè il lavoro, la disciplina, il disinteresse, la probità della vita, la lealtà, la schiettezza, il coraggio.

Trova quindi largo posto nel giornale la celebrazione delle glorie del genio italiano, delle qualità della razza, della romanità, delle bellezze della natura e delle conquiste della scienza; ma non vi sono trascurate le creazioni della fantasia, dalla fiaba alla parabola, dall’avventura alla poesia della scienza.

Il Balilla è l’unico giornale per ragazzi che coltivi nella giovinezza la formazione di una coscienza politica, attraverso l’esaltazione puntuale delle realizzazioni del Regime e il ricordo assiduo delle date e dei personaggi piú importanti della storia nazionale e della vita fascista.

Molte altre sono le pubblicazioni di propaganda e di cultura edite dal Comando generale della G. I. L. Sono da ricordare, tra le prime, [p. 36 modifica]gli opuscoli sulle accademie e i collegi, e quelli che vengono stampati a ricordo delle grandi manifestazioni nazionali, quali i Ludi juveniles, il Campo Roma e il Campo DUX; fra le seconde, le pubblicazioni-guida per le varie categorie degli iscritti, come Il caposquadra balilla, La caposquadra piccola italiana, Il capocenturia, Istruzione premilitare e, piú importante fra tutte perché segna una tappa decisiva nel campo dell’iniziazione dottrinale fascista della gioventú, Il primo libro del Fascista: opera essenziale, chiara, persuasiva, che per queste sue rare qualità è stata salutata al suo apparire dalla fervida accoglienza di tutti gli educatori fascisti.

Prima di trattare delle attività culturali specifiche, deve essere ricordata l’azione di propaganda che la G. I. L. conduce all’estero, fornendo notizie e ragguagli a giornalisti, educatori e studiosi di ogni nazionalità che, in numero sempre maggiore e con interesse ognor crescente, chiedono di essere informati su l’essenza, gli scopi e le realizzazioni dell’istituzione.

Ogni anno, a cura dei Comandi federali di tutta Italia, vengono tenute decine di migliaia di conferenze di argomento vario, alle quali sono invitati a partecipare gli iscritti e le loro famiglie; inoltre, in tutti i Comandi hanno [p. 37 modifica]luogo corsi di cultura fascista per balilla, avanguardisti e giovani fascisti. Ai balilla le lezioni vengono impartite in forma dogmatica, usando come testo Il primo libro del Fascista; per gli avanguardisti e i giovani fascisti la trattazione si amplia con la lettura e il commento dei discorsi del Duce.

Bene avviata è anche l’attività cinematografica, sviluppata specialmente nei centri minori, nonché quella filodrammatica, che costituisce una attività educativa e ricreativa eccellente. L’attività musicale, che negli ultimi anni ha assunto un vasto sviluppo, ha un’importanza grandissima ai fini della formazione della gioventù. La G. I. L. cura perciò assiduamente la cultura musicale dei suoi iscritti, sviluppando specialmente l’attività musicale collettiva, con la istituzione di complessi bandistici, orchestrali e corali. Un mezzo educativo ed informativo di grande efficacia, che è divenuto oggi assolutamente necessario, è la radio. Anche in questo campo la G. I. L. lavora assiduamente con la sua azione di sostegno e di propaganda onde ottenere che tutti i Comandi G. I. L., ma specialmente quelli che si trovano in località rurali, ne siano forniti.

Devono essere ricordate anche le biblioteche, forma fra le meno appariscenti dell’attività [p. 38 modifica]culturale, ma, quando sia ben curata, di grande e sicura efficacia educativa. Alla fine dell’A. XVI i Comandi che disponevano di biblioteche erano 2378 con 346.621 volumi complessivamente.

Sono da ricordare per ultimo i due concorsi nazionali che la Gioventú italiana del Littorio indice annualmente, e cioè il “Concorso a borse di studio e di operosità Benito Mussolini” e i “Ludi juveniles”. Il primo ha lo scopo di premiare gli iscritti che abbiano dimostrato attitudine piú spiccata allo studio e all’arte, ed abbiano dato prova di attaccamento all’organizzazione, nonché i dirigenti e gli insegnanti della scuola primaria e media che abbiano prestato opera assidua quali collaboratori della G. I. L. È da rilevare che, nelle selezioni dei concorrenti, i Comandi federali devono dare la preferenza agli operai apprendisti ed artigiani che presentino dei certificati rilasciati dal datore di lavoro, attestanti la loro diligenza e la loro capacità.

A partire dell’A. XVII, la dotazione annuale dei premi è stata portata da lire 60.000 a lire 157.000. Le borse di studio e di operosità, i cui importi sono consegnati sotto forma di libretti di risparmio, sono cosí distinte: 50 borse da L. 1000 per giovani fascisti e giovani fasciste; 50 da L. 800 per avanguardisti e giovani italiane; 50 da L. 400 per balilla e piccole [p. 39 modifica]italiane. Il concorso prevede, inoltre, il conferimento di 94 premi, di L. 500 ciascuno, da assegnarsi ai dirigenti e agli insegnanti medi ed elementari, già accennati.

L’attività culturale della G. I. L. si completa con i “Ludi juveniles”, saggio annuale di cultura fascista, arte e sport, al quale prendono parte, nelle province, tutte le categorie degli organizzati e che si conclude con una gara nazionale che ha luogo in Roma ed è riservata agli avanguardisti, ai giovani fascisti, alle giovani italiane e alle giovani fasciste. Nei “Ludi juveniles” sono state riunite le due prove degli “Agonali della cultura fascista e dell’arte” e dei “Ludi juveniles” dello sport. Questa unificazione consente di adottare un criterio piú unitario nell’esame e nella scelta dei lavori e, conseguentemente, una valutazione piú integrale e umana delle doti culturali, artistiche e sportive della gioventú fascista.