Giovanni Durando - Ordine del giorno 5 aprile 1848
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ORDINE DEL GIORNO
al Corpo d'Operazione
Soldati!
La nobile terra Lombarda, che fu già glorioso teatro di guerra d'Indipendenza quando Alessandro III. benediceva i giuramenti di Pontida, è ora calcata da nuovi prodi, coi quali siamo per dividere pericoli e vittorie. Anch'essi, anche noi siam benedetti dalla destra d'un gran Pontefice, come lo furono que' nostri antichi progenitori. Egli santo, Egli giusto, Egli mansueto sopra tutti gli uomini, conobbe pure che contro chi calpesta ogni dritto, ogni legge divina ed umana, la ragione estrema dell'armi era la sola giusta, la sola possibile. Quel suo cuore celeste non potea non venir contristato dal pensiero dei mali che seco adduce la guerra, non poteva scordarsi che quanti scendono in campo, qualunque sia la loro bandiera, son tutti egualmente suoi figli; Egli voleva dar tempo al ravvedimento, e sull'augusto labbro rimase sospesa la parola che doveva farvi strumento della celeste vendetta.
Ma venne il momento nel quale la mansuetudine si sarebbe mutata in colpevole connivenza coll'iniquità. Quell'uomo di Dio, che aveva pianto sulle stragi, sugli assassinii del 3 Gennajo, ma sperato insieme che fossero stato effetto di brutale passeggera esorbitanza di soldati sfrenati, ha dovuto ora conoscere che l'Italia, ove non sappia difendersi, è condannata dal governo dell'Austria al saccheggio, agli stupri, alle crudeltà di una milizia selvaggia, agl'incendi, all'assassinio, alla sua totale rovina; ha veduto Radetzky muover guerra alla Croce di Cristo, atterrare le porte del Santuario, spingervi il cavallo, e profanar l'altare, violar le ceneri dei padri nostri coll'immonde bande de' suoi Croati. Il Santo Pontefice ha benedette le vostre spade, che unite a quelle di Carlo Alberto devono concordi movere all'esterminio de' nemici di Dio e d'Italia, e di quelli che oltraggiarono PIO IX, profanarono le Chiese di Mantova, assassinarono i fratelli Lombardi, e si posero colle loro iniquità fuor di ogni legge. Una tal guerra della civiltà contro la barbarie è perciò guerra non solo nazionale, ma altamente cristiana.
Soldati! È convenevole dunque, ed ho stabilito che ad essa tutti moviamo fregiati della Croce di Cristo. Quanti appartengono al Corpo d'operazione la porteranno sul cuore nella forma di quella che vedranno sul mio. Con essa ed in essa noi saremo vincitori, come lo furono i nostri padri. Sia nostro grido di guerra:
IDDIO LO VUOLE!
Bologna 5 Aprile 1848.
IL GENERALE COMANDANTE IL CORPO D'OPERAZIONE