Giobbe (Diodati 1821)/capitolo 10
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2 Io dirò a Dio: Non condannarmi; fammi assapere perchè tu litighi meco.
3 Ti par egli ben fatto di oppressare, di sdegnar l’opera delle tue mani, e di risplendere sopra il consiglio degli empi?
4 Hai tu occhi di carne? Vedi tu come vede l’uomo?
5 Sono i tuoi giorni come i giorni dell’uomo mortale? sono i tuoi anni come l’età umana?
6 Che tu faccia inchiesta della mia iniquità, e prenda informazione del mio peccato?
7 A te si appartiene di conoscere che io non son reo2; E non vi è niuno che riscuota dalla tua mano.
8 Le tue mani mi hanno formato e composto; E tu mi distruggi tutto quanto d’ogn’intorno.
9 Deh! ricordati che tu mi hai formato come dell’argilla; E tu mi fai ritornare in polvere3.
10 Non mi hai tu colato come latte, e fatto rappigliar come un cacio?
11 Tu mi hai vestito di pelle e di carne, e mi hai contesto d’ossa e di nervi.
12 Tu mi hai data la vita, e hai usata benignità inverso me; e la tua cura ha guardato lo spirito mio.
13 E pur tu avevi riposte queste cose nel cuor tuo; io conosco che questo era appo te.
14 Se io ho peccato, tu mi hai notato, e non mi hai assolto della mia iniquità.
15 Se io sono stato reo, guai a me4; e se son giusto, non però alzo il capo, essendo sazio d’ignominia, e veggendo la mia afflizione;
16 E se pur l’alzo, tu mi cacci a guisa di fiero leone, e torni a dimostrarti maraviglioso contro a me.
17 Tu mi produci in faccia nuovi testimoni tuoi; tu accresci la tua indegnazione contro a me; eserciti a muta sono sopra me.
18 Perchè dunque mi hai tratto fuor della matrice? io vi sarei spirato, e l’occhio d’alcuno non mi avrebbe veduto.
19 Io sarei stato come se non avessi giammai avuto essere; io sarei stato portato dal ventre alla sepoltura.
20 I miei giorni non sono eglino poca cosa5? cessa dunque, e rimanti da me, sì che io mi rinforzi un poco;
21 Avanti che io me ne vada alla terra delle tenebre, dell’ombra della morte, onde mai non tornerò;
22 Alla terra d’oscurità simile a caligine; d’ombra di morte, ove non è ordine alcuno; e la quale, quando fa chiaro, è simile a caligine.
Note
- ↑ 1 Re. 19. 4 Giona. 4. 3, 8.
- ↑ Sal. 139. 1, 2.
- ↑ Gen. 2. 7; 3. 19.
- ↑ Is. 3. 11.
- ↑ Giob. 7. 6, e rif.