Giardino di ricreatione/H
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Hauer’ il viso minutello, & il ventre rondinello.
Hauer fatta la pietà.
Hauer del’intendaccio in quantità.
Hauer fatto buon piede.
Hauer’ vna cosa da riuelo.
Hauer fatta la robba, ma non la persona.
Hauer bisogno di Heleboro.
Hauer pisciato in più d’una neue.
Habbi sempre nel cor fisso, Giesù Christo crocifisso.
Hauer’ a far con gente strascinata da cani.
Hauer del seuo del becco di laneda.
Hauer’ il male del cauallo.
Hauer più carte che pane.
Hauer’ il volto inuetriato.
Hauer più riguardo al calendaio, ch’a tutti santi.
Hauer del Modonese. non esser geloso, o esser matto.
Hauer più macchie ch’il cauallo di costa.
Hauer le ceruella in buccato.
Hauer le ceruella nella stufa.
Hauer buona volontà, e triste gambe.
Herba da buoi.
Hauer’ il lauorar de’ cani.
Hauer’ il capo pieno di grilli.
Hauer’ il grasso di capo della schena.
Humor da Modona.
Hauer buona superscrittione.
Hauer’ vno in passo lega.
Hauer la faua.
Huomo da bosco e da riuiera.
Huomo rosso, cane lanuto, piu tosto morto che conosciuto.
Ha cattiui occhij, e pur gli vuol fissar’ al sole.
Ha più bisogno di cerotti, che d’argomenti.
Hoggi mercante, domani viandante.
Hoggi in canto, domani in pianto.
Hoggi creditore, domani debitore.
Hà gran sapientia, chi a la morte pensa.
Huomo solitario, o bestia, o angelo.
Huomo indebitato, non può viuer beato.
Huomo peruerso, va sempre di trauerso.
Huomo fino, si leua la mattina.
Huomo di paglia, vale vna donna d’oro.
Herba conosciuta, sia la ben venuta.
Ha ben pescato, ma ha preso vna rana.
Ha mandata la balla sotto la corda.
Hauesti paura?
Hauer del nuouo vccello.
Hauer’ a fare con un sonaglio. semplice.
Hauete bel dire, i poeti nascono.
Hor via a l’altra, disse il cacciatore.
Hora vien’ il buono diceua la volpe quando cacaua rasoij.
Habbi donna di te minore, se ne vuoi esser signore.
Habbiamo pur fiorini, che troueremo cugini.
Huomo di grosse campane. sordo.
Hauer’ oro è un timore, & il non hauerne è un dolore.
Hauer’ acqua nel’vna, e fuoco nel’altra mano.
Huomo saggio mai non dice io viurò ancora, viui hoggi che diman tardi sia l’hora.
Hor da fortuna, hor toglie, e col suo giro, prestamente riuolge Creso in Iro.
Hauer’ il male del colombo toresano, che ha mal di dietro & il becco sano.
Ha per poco piacer gran penitentia, chi la sampogna sua presta a credenza.
Ha bisogno di cucchiar longo, chi ha da mangiar col diauolo.
Huomo rosso e donna barbuta, tre miglia di lontano gli saluta.
Hoggi chi non ha la borsa piena, altro non truoua che trauaglio & pena.
Habbi più tosto il piccol per amico, ch’il grande per nimico.