Già la civetta preparata, e il fischio
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XXIV
Già la civetta preparata, e il fischio,
Amore aveva, ed il turcasso pieno
Di verghe infette di tenace vischio,
E d’amoroso incognito veleno.
5E perchè fosse ai cuor più grave il rischio,
Lacci, e zimbelli racchiudea nel seno,
E reti d’un color cangiante e mischio
Tutto lo zaino suo ingombro avièno.
E quindi al bosco ad ucccellare uscito
10Il malvagio, e perverso uccellatore,
Prese di cuori un numero infinito.
Altri uccise di fatto, altri in orrore
Chiuse di ferrea gabbia; e a questi unito
Or piange, e piangerà sempre il mio cuore.