Frammenti letterari e filosofici/Le profezie e le facezie/Le profezie dei costumi
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LE PROFEZIE DEI COSTUMI.
I. — dello sgomberare l’ognissanti.
Molti abbandoneranno le proprie abitazioni, e porteran seco i sua valsenti,1 e andranno abitare in altri paesi.
II. — delli omini che dorman nell’asse d’albero.
Li omini dormiranno, e mangeranno, e abiteranno infra li alberi, nati nelle selve e campagne.
III. — del battere il letto per rifarlo.
Verranno li omini a tanta ingratitudine che, chi darà loro albergo, sanza alcun prezzo, sarà carico di bastonate, in modo che gran parte delle interiora si spigneranno dal loco loro, e s’andranno rivoltanto pel suo corpo.
IV. — i medici che vivono de' malati.
Verranno li omini in tanta viltà, che avran di grazia che altri trionfino sopra i loro mali, ovvero della perduta lor vera ricchezza — cioè la sanità.
V. — del comune.
Un meschino sarà soiato2 e essi soiatori3 sempre fien sua ingannatori e rubatori, e assassini d’esso meschino.
VI. — profezia.
Porterassi neve distante ne’ lochi caldi, tolta dall’alte cime de’ monti, e si lascierà cadere nelle feste, alle piazze, nel tempo dell’estate.