Siccome augei, che vedono

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Alceo - Frammenti (Antichità)
Traduzione dal greco di Achille Giulio Danesi (1886)
Siccome augei, che vedono
XI XIII


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Siccome augei, che vedono
     Comparire repente
     A loro innanzi l’aquila,
     Tal mi feci io temente1.


Note

  1. Alceo, come Orazio, fuggì una volta o si ritrasse dal combattimento. Qui, probabiliter, dice il Bergk, il poeta parla di sè.