Fra la favola e il romanzo/Zaccaria/XI
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XI.
I lavori di assedio proseguivansi da parte degli alleati con la più grande energia, ed i Russi provavansi a distruggerli con tanto maggior vigore. Nè contenti di difendersi, accingevansi di già all’offesa con gagliarde sortite per i buoni rinforzi giunti dalle provincie più lontane del vasto impero.
II 25 ottobre fu combattuta una furiosa battaglia, nella quale i Russi tentarono di riprendere Balaklava agl’Inglesi, che in quel giorno pugnarono eroicamente, ma soffrirono perdite enormi; ed ebbero quasi distrutta l’ardita e valorosa brigata comandata da lord Cardigan. Ne’ giorni seguenti gli assediați nulla lasciarono d’intentato per recare danno agli accampamenti de’ loro nemici, spingendo reiterati assalti fino ai loro trinceramenti.
Spara e spara, Zaccaria aveva finito coll’abituarsi al fragor del cannone, e quasi al rombo delle palle. Non dico che sarebbe andato a combattere; ma la paura era tanto scemata, che poteva dirsi svanita. Quando gli avventori non erano troppo numerosi, correva al padiglione di Roberto, e trovava presso il tenente sempre la stessa amorevole accoglienza. Una volta si fece animo di seguirlo sopra un’altura donde potevasi con sicurezza scorgere il cannoneggiamento e l’effetto terribile contro le mura, delle artiglierie Lancaster, che lanciavano proiettili di 120 libre. Quel giorno tornò alla baracca così orgoglioso di sè stesso, come se fosse stato alle batterie a dirigere il fuoco.