Fosti di pianto, e del mio pianto umore

Giovan Battista Marino

XVII secolo Indice:Marino Poesie varie (1913).djvu Letteratura VIII. Lo specchio Intestazione 9 aprile 2023 100% Da definire

Amor, non dissi il ver, quando talora Candido vel, ch'al piú leggiadro oggetto
Questo testo fa parte della raccolta Poesie varie (Marino)/I sonetti amorosi


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viii

lo specchio

     Fosti di pianto, e del mio pianto umore,
puro, lucente e cristallino gelo:
or ti fa quasi un pargoletto cielo
di questa dea l’angelico splendore.
     T’ha, qual veggio, in cristallo accolto Amore,
sol perché ’l mio bel Sol, senza alcun velo,
quanto del cor nel vivo specchio io celo
miri, e la sua beltá nel mio dolore.
     Onde, rivolta in te, quando che sia:
— Queste son, lassa! — sospirando dica —
del mio fedel le lagrime dolenti?
     Or, se ne’ pianti suoi, ne’ suoi tormenti,
me sí bella dipinge empia e nemica,
che farebbe, cantando, amica e pia? —