Folle amante, e che fai

Tommaso Crudeli

XVIII secolo Canzoni Letteratura Folle amante, e che fai Intestazione 9 luglio 2014 75% Da definire

Canzone


Folle amante, e che fai?
Nascondi il tuo dolor,
né dire a Fille mai
ch’ella ti accese il cor.
5Sarian preda de’ venti
i tuoi caldi lamenti,
e chiederesti in vano
da lei quella mercé,
ch’ella accordar non de’.

10Da troppo alto lignaggio
la sua beltà discese
per accoglier cortese
l’umile tuo servaggio;
è troppo bello il volto,
15è troppo bello il cuore
per lasciarti languire,
per lasciarti morire
in disperato amore.

D’amarla io non ti vieto,
20ma languisci in segreto,
e in muta meraviglia
bevi i sguardi possenti,
le vive fiamme ardenti
di quelle accese ciglia;
25sian chiusi i tuoi sospiri
nell’infiammato petto,
e in mezzo a i tuoi martiri
non dimandar diletto,
non implorar pietà.

30Anzi a veder preparati
tua vaga incantatrice
rendere, oh dio, felice
un più beato giovine
col don di sua beltà,
35che mille e mille veneri
di quel suo volto amabile,
che mille e mille grazie
di quel divino spirito
neppure ammirerà.

40E lei fredda e tremante
abbandonarsi in tanto
nelle languide braccia
di sposo non amante,
che dalla rosea faccia…
45Ma tu piangi? Ah quel pianto
che amor, pietà ti spreme,
tergi, e serena il ciglio;
pensa con qual periglio
ella potria comprendere
50l’alto amoroso incendio
che ella e le Muse insieme
inspirarono in te.