Fisiologia vegetale (Cantoni)/Capitolo 1
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§ 1. — Come finora sia spiegata la nutrizione vegetale.
Ma un fenomeno venne finora esaminato soltanto nell’effetto ultimo; e questo è il modo col quale vengono dalle piante assimilate le sostanze atmosferiche e terrestri; vale a dire che non si è ancor bene intesa la nutrizione, ossia la vera maniera colla quale funzionano le radici e le foglie. — Leggasi pure, a tale riguardo, qualunque scritto di fisiologia vegetale, e si vedrà che la nutrizione delle piante è spiegata press’a poco come segue. — Le foglie, ne’ vegetali, fanno l’ufficio dei polmoni negli animali, servono cioè alla respirazione, assorbendo l’acido carbonico dell’atmosfera come, negli animali, i polmoni assorbono l’ossigeno. — L’Acido carbonico assorbito viene scomposto nel tessuto delle foglie, le quali rimandano l’ossigeno e trattengono il carbonio a profitto dell’organismo vegetale. — L’idrogeno e l’ossigeno vengono somministrati dall’umidità. L’azoto l’avrebbero da quello dell’aria, previamente combinato ai materiali terrestri. — Fin qui per le sostanze gasose ed atmosferiche. — Le sostanze inorganiche vengono disciolte dall’umidità terrestre, e sono, dalle radici, assorbite in istato di soluzione. Questa soluzione di sostanze nutritive sale per gli strati del giovane legno, col nome di succhio o linfa ascendente; si porta all’estremità dei rami, e penetra nella sostanza parenchimatosa delle foglie. Colà, per mezzo degli stomi, si mette in contatto degli agenti atmosferici, perde parte dell’acqua, presentando un fenomeno di traspirazione; si modifica, si elabora, ed acquista facoltà formativa, o plastica. Così ridotta la primitiva soluzione, col nome di Cambio, succhio o linfa discendente, ritorna in basso verso le radici, passando fra il libro e l’alburno, al disotto della corteccia. Le forze che mantengono questa circolazione dal basso in alto, e dall’alto in basso, sono: l’assorbimento del liquido per opera delle spugnette che stanno alle estreme radici; la capillarità dei tessuti; il dilatarsi del liquido assorbito nel passare dalla terra in un mezzo più caldo; l’espansione dei gas producentisi nel solidificarsi del succhio; e sopratutto il movimento d’endosmosi e d’esosmosi del liquido per le cellule vegetali, ajutato dalla traspirazione che si fa per mezzo delle foglie e della corteccia.
Così si spiega non solo l’ascesa del liquido dalle radici verso le foglie, ma eziandio la discesa del succhio dalle foglie verso le radici; poichè il movimento d’endosmosi si fa nella direzione del liquido meno denso verso quello più denso; cioè, dapprima dal basso in alto, perchè il succhio appena assorbito riesce il più acquoso; indi dall’alto al basso, perchè la traspirazione rende il succhio discendente sempre più denso quanto più lo si considera verso le radici. La pianta s’inalza ed aumenta di volume per sovrapposizione di strati di succhio discendente, o cambio organizzatosi al disopra dell’alburno precedente.
Non voglio però tacere che sul modo di circolazione del succhio, e su quello col quale i vegetali aumentano di diametro, i fisiologi non sono ancora perfettamente d’accordo; ma, quanto vi esposi è il metodo più comune di considerare la circolazione, e l’opinione contraria di alcuni verte soltanto sopra cose accessorie. Tutti però sono d’accordo sopra i seguenti principali punti, cioè:
Le piante, per le radici, assorbono dal terreno i materiali nutritivi in istato di soluzione.
Le foglie funzionano come i polmoni negli animali; cioè respirano, assorbendo il gas acido carbonico atmosferico, che decompongono immediatamente, appropriandosi il carbonio ed eliminando l’ossigeno.
Le foglie, colla traspirazione, facilitano l’ascensione del succhio carico di materiali nutritivi; e questo succhio, giunto nel loro parenchima, viene modificato od elaborato dagli stomi che lo mettono in contatto degli agenti atmosferici.
Per questa modificazione, il succhio, fattosi plastico o nutritivo, prende il nome di cambio o succhio discendente, ed è quello che aumenta e ripara l’organismo vegetale.
I vegetali (specialmente dicotiledoni) aumentano per sovrapposizione di cambio organizzato e solidificantesi, non già per intuscezione.