Fiore/LXVI
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Dante Alighieri - Il Fiore (XIII secolo)
LXVI
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LXVI
Amico.
«Se tu hai altra amica procacciata,
o ver che tu la guardi a procacciare,
e sí non vuo’ per ciò abbandonare
4la prima cu’ ha’ lungo tempo amata,
se tu a la novella ha’ gioia donata,
sí dí ch’ella la guardi di recare
in luogo ove la prima ravvisare
8no lla potesse, ché seria smembrata.
O s’ella ancor ne fosse in sospezzone,
fa saramento ch’ella t’aggi’ a torto,
11ch’unque ver lei non fosti in mesprigione.
E s’ella il pruova, convien che sie accorto
a dir che forza fu e tradigione.
14Allor la prendi e sí le ’nnaffia l’orto.»