Filocolo/Libro quinto/17
< Filocolo
Questo testo è completo. |
Giovanni Boccaccio - Filocolo (1336)
Libro quinto - Capitolo 17
◄ | Libro quinto - 16 | Libro quinto - 18 | ► |
Così tosto come Filocolo, dette queste parole, tacque, Idamaria, che interamente l’avea notate, disse: - O giovane, se gl’iddii te al nominato paese riportino con prospera vita, dinne onde t’è manifesto ciò che qui parli in degno dispregio della pietra che tu tocchi. Tu ne fai maravigliare, essendo tu d’occidente e noi paesane, non essendoci quello che a te è, manifesto -. Alla quale Filocolo parlando sodisfece, e domandò se ’l modo della trasformazione di quella - fosse loro noto che gliele dicessero. A cui Alcimenal: - Per udita tutto il sappiamo; e poi che n’hai col tuo dire appagate, col nostro sanza dimoranza t’appagheremo, e fiati caro -. E cominciò così: