Libro quarto - Capitolo 9
Gli altri compagni di Filocolo tutti piangeano, e nulla salute speravano, ma del fiero colpo d’Antropos, il quale vicino si vedeano, impauriti, mezzi morti giaceano tutti bagnati, e quasi ogni potenza corporale perduta, si conduceano secondo i disordinati movimenti della nave. Ma il vecchio Ascalion, il quale altre volte di simiglianti avversitadi provate avea, ancora che pauroso fosse, non gli parea cosa nuova, e con migliore speranza viveva che alcuno degli altri, e tutti li giva riconfortando con buone parole come cari figliuoli. E mentre queste cose così andavano, la nave portata da’ poderosi venti sanza niuno governamento, avanti che il giorno apparisse da nulla parte, ne’ porti dell’antica Partenope fu gittata da’ fieri venti, quasi vicina agli ultimi suoi danni: e quivi da’ marinari, che vedendosi in porto ripresero conforto, così spezzata dalle bande e fracassata, in sicuro luogo dall’ancore fu fermata, e aspettarono il nuovo giorno ringraziando gl’iddii, non sappiendo in che parte la fortuna gli avesse balestrati.