Filocolo/Libro primo/38
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Giovanni Boccaccio - Filocolo (1336)
Libro primo - Capitolo 38
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Incominciossi nel gran palagio un amarissimo pianto, e quasi per tutta Roma, ovunque il grazioso giovane e la piacente Giulia erano conosciuti, si piangea. L’aere risonava tutto di dolenti voci, tali che per lo preterito tempo alcuno anziano non si ricordava che tal doglia vi fosse stata per alcuno accidente. E certo che tu appena, o Bruto, riformatore della libertà del romano popolo, vi fosti tanto lagrimato dal rozzo popolo. E da quell’ora inanzi ciascun romano cominciò ad essere pauroso d’andar cercando gli strani altari o di portare gl’incensi a’ lontani iddii fuori di Roma; e per lo gran dolore del morto Lelio lungamente lasciarono i nobili adornamenti, vestendo lugubri veste, così gli altri romani come i suoi distretti parenti.