Favole scelte dalla raccolta dei fratelli Grimm/Il cibo del Signore
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Traduzione dal tedesco di Filippo Paoletti (1875)
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L E G G E N D A.
Il cibo del Signore.
Viveano buon tempo è passato due sorelle; una ricca e senza figli, l’altra ne avea cinque, era vedova e così povera in canna che neppur avea a sufficenza pane per sè e la famiglia. In questa grande necessità andò dalla sorella e le disse: i miei figli patiscono la fame, tu se’ ricca, dammi un tozzo di pane. La riccona che avea il cuor di macigno, rispose qui non ho nulla, e con cattivi modi la cacciò via. Dopo un po’ fu di ritorno il marito, postosi a tagliare il pane per pranzare, vide gocciolar sangue dalla prima fetta. Piena di spavento la moglie, gli raccontò quel che era succeduto. Subito egli corse per soccorrere la povera vedova, entrò nella stanza, la trovò inginocchiata che pregava; i due ragazzi più piccoli avea in sulle braccia, gli altri tre più grandicelli giacevano distesi a terra morti. Le offerse il suo cibo, ma ella rispose: più non abbiam voglia del cibo della terra; tre de’ figli miei di già lì ha satolli il Signore ed ancora esaudirà il pianto nostro.
Non sì tosto ebbe dette tali parole, i due piccini diedero l’ultimo respiro e la Mamma cadde morta a terra.