Fatalità (1895)/Vieni ai campi...
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VIENI AI CAMPI....
Vieni ai campi con me!... Bagna nel verde
La rugiada i miei sandali di seta.
3De la campagna che il mattin rinverde
Vo’ coglier tutti i fior....
Vieni con me nei boschi, o mio poeta,
6Ma non dirmi d’amor!...
Una rondin traversa il ciel di rosa,
L’umide foglie al sol sembran diamanti;
9Brillan gl’insetti nell’erba muscosa,
Ringiovanisce il pian;
Guarda che luce, che festa, che incanti....
12Dio non esiste invan!...
.... Non parlarmi d’amor. — Di quei fulgori
L’anima nostra è un pallido riflesso.
15Guarda che raggi fiammei, vincitori,
Circonfondenti il suol;
Che amor possente e che possente amplesso
18De la terra col sol!..
Tu dar non mi potrai quel bacio eterno. —
.... Fatto di debolezza e gelosia,
21Di fosche nubi e di rose d’inverno,
Di febbre e di timor,
Dell’infinito innanzi all’armonia,
24Di’, che vale il tuo amor?...
Io voglio, io voglio i campi sterminati
Ove fremono germi e sboccian fiori,
27Come snella puledra in mezzo ai prati
Io voglio, io voglio andar;
Dell’iride vogl’io tutti i colori.
30Tutti i gorghi del mar!...
Strappar le fronde e calpestar gli steli,
Goder l’eccelsa libertà montana,
33Sul vergin picco che si slancia ai cieli
Batter felice il piè;
E assopirmi nel sol, come sultana
36Ne le braccia d’un re!...