Fatalità (1895)/Va l'onda...
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VA L’ONDA.
Fra l’alte rive, irrefrenata e cieca,
Va l’onda, e piange. — Il plumbeo cielo ascolta.
Non ha sorrisi la quieta vôlta,
4Non l’aura un soffio ne la notte bieca.
Va l’onda, e piange. E nel suo grembo porta
E via trascina con mestizia greve
Il giovin corpo inanimato e lieve
8D’una leggiadra suïcida smorta.
Va l’onda, e piange — in quel lamento accolto
È l’eco d’un mister torbido e strano;
Da quel pianto s’eleva il grido umano
12D’un disperato amor vinto e travolto.