Fatalità (1895)/Storia breve
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STORIA BREVE.
Ella pareva un sogno di poeta;
Vestìa sempre di bianco, e avea nel viso
3La calma d’una sfinge d’orïente.
Le cadea sino ai fianchi il crin di seta;
Trillava un canto nel suo breve riso,
6Era di statua il bel corpo indolente.
Amò — non fu riamata. In fondo al core,
Tranquilla in fronte, custodì la ria
9Fiamma di quell’amor senza parole.
Ma quel desìo la consumò — ne l’ore
D’un crepuscol d’ottobre ella morìa,
12Come verbena quando manca il sole.