Fama è che 'l giovin Atide
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Questo testo fa parte della raccolta Odi di Anacreonte
SOPRA SÈ STESSO.
Fama è che ’l giovin Atide
Quando ramingo trasse
Facendo con inutili querele
Di monte in monte risonar Cibele,
Per lei miseramente infuriasse.
Uom che dal verde margine
Del fiumicel sacrato
Al Dio ch’orna d’allôr la chioma bionda,
Porga le labbra a la fatidic’onda,
Mette altissime grida infuriato.
Ed io voglio, de’ balsami
Tra le soavi e care
Fragranze, e i colmi nappi, e l’allegria,
Voglio, di Bacco e dell’Amica mia
Pieno la mente e ’l petto, infuriare.
M.