LXXXII. Di un cantore che disse che avrebbe cantata la morte di Ettore

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Poggio Bracciolini - Facezie di Poggio Fiorentino (1438-1452)
Traduzione dal latino di Anonimo (1884)
LXXXII. Di un cantore che disse che avrebbe cantata la morte di Ettore
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LXXXII

Di un cantore che disse che avrebbe cantata

la morte di Ettore.


Un altro de’ presenti narrò un’altra storia di simile stoltezza: “Un mio vicino, disse, uomo di corto intelletto, stava un giorno ad udire uno di que’ cantori, il quale alla fine, per invitare il pubblico ad udirlo di nuovo, disse che il dì dopo avrebbe cantata la morte [p. 61 modifica]di Ettore. Il nostro uomo, pria che il cantor se ne andasse, gli diede del denaro perchè e’ non uccidesse tanto presto Ettore, uomo così forte alla guerra. E il cantore rimise la morte d’Ettore all’altro giorno. E lo sciocco continuò a dargli denaro, sempre per allungar la vita all’eroe. E quando fu a secco di monete, dovè con gran dolore e con molto pianto ascoltar finalmente la narrazion della morte.”